Dopo tre anni di sospensione, per il covid, riprende il ciclo di conferenze dal titolo “Le grandi tradizioni religiose della Tuscia, tra spiritualità e folklore” organizzato dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (STAS), con il patrocinio del Ministero della Cultura e della Diocesi di Civitavecchia – Tarquinia e in collaborazione con il Sodalizio dei Facchini
Dopo tre anni di sospensione, per il covid, riprende il ciclo di conferenze dal titolo “Le grandi tradizioni religiose della Tuscia, tra spiritualità e folklore” organizzato dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (STAS), con il patrocinio del Ministero della Cultura e della Diocesi di Civitavecchia – Tarquinia e in collaborazione con il Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, la Pro loco e i Pugnaloni di Acquapendente, il Comitato Festeggiamenti Madonna Santissima del Monte e l’Associazione Fratelli del Cristo Risorto.
La rassegna si svolgerà alla sala Sacchetti, al civico 4 di via dell’Archetto, nel cuore del centro storico della città etrusca. I primi due appuntamenti, entrambi alle 17,30, si terranno il 25 marzo e il 1° aprile. L’incontro di apertura sarà dedicato alla processione del Cristo Risorto, che si tiene a Tarquinia la domenica di Pasqua, ed è in collaborazione con l’Associazione Fratelli del Cristo Risorto, il comitato Portatori dei Tronchi e il Gruppo degli Sparatori.
Nel secondo incontro si parlerà de “La festa della Madonna Santissima del Monte e le tradizionali “Passate” di Marta”, in collaborazione con il Comitato Festeggiamenti della Madonna Santissima del Monte.
“Riprendiamo un filo interrotto tre anni fa, dopo le conferenze su la Macchina di Santa Rosa e i Pugnaloni di Acquapendete – dichiara la presidente della Alessandra Sileoni -. Il ciclo di conferenze è pensato per promuovere le principali manifestazioni che nel Viterbese uniscono religione e folklore e coinvolgono le comunità locali e tanti visitatori nei festeggiamenti. A ogni incontro, la cuoca e food blogger Vittoria Tassoni e la sommelier della Fisar Diletta Alessandrelli faranno conoscere e degustare il piatto tipico della tradizione religiosa raccontata e il vino più rappresentativo di quel territorio”.
Relatori della prima conferenza, il 25 marzo, saranno don Augusto Baldini, presidente dell’Associazione Fratelli del Cristo Risorto; Roberto Corridoni, presidente del comitato dei Portatori dei Tronchi; Manlio Albertini, capomacchina della statua del Cristo Risorto; Antonio Mancini, presidente del Gruppo degli Sparatori. Illustreranno la storia del culto e i preparativi alla processione, facendo rivivere l’emozione del “Cristo ondeggiante su una folla di fedeli, che benedice al suono della famosa marcetta”.
Per l’occasione, la chef Tassoni preparerà una classica colazione pasquale, mentre la sommelier Alessandrelli presenterà e farà degustare il vino “Soremidio” della Tenuta Sant’Isidoro. Le prime notizie certe sulla tradizione più sentita e amata dai tarquiniesi risalgono al 1778. La statua del Redentore, alta 178 centimetri, raffigura un uomo nel pieno delle forze con il braccio destro alzato in segno di saluto e di benedizione. La pregevolissima opera, realizzata nel 1832, è dello scultore di legno Bartolomeo Canini.
L’ingresso alle conferenze è libero. Le degustazioni sono gratuite. Per tutte le informazioni è possibile scrivere a tarquiniense@gmail.com o chiamare la segreteria allo 0766 858194 e al 339 2011849.
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