Il tarquiniese Silvano Olmi è tra i relatori della prima Conferenza Nazionale sulle marocchinate, che si svolgerà sabato 18 maggio 2024, con inizio alle ore 17, nella sala del consiglio comunale di Pontecorvo (FR). L’evento, a ingresso libero fino a esaurimento posti, ha il patrocinio del Comune di Pontecorvo. Il termine “marocchinate”, di uso comune
leggi“Alla scoperta delle Civiltà Antiche – A spasso nel tempo attraverso la Storia” è il titolo della mostra allestita nella sala degli Agostiniani, all’interno del suggestivo chiostro San Marco (ingresso in via Umberto I, al civico 7°). La mostra si tiene nell’ambito del progetto didattico che ha coinvolto gli alunni delle classi IV A IV
leggiSeconda tappa dell’esposizione delle opere ispirate e dedicate agli ideali del Movimento Arcaista, con un omaggio a Giulia Farnese, simbolo della Tuscia viterbese, in occasione del cinquecentenario dalla sua morte. La mostra sarà inaugurata venerdì 26 aprile, alle ore 17,30, nella Chiesa medievale Auditorium di San Pancrazio, in via delle Torri 15, a Tarquinia (VT).
leggiProseguono gli incontri della rassegna “Stas’sera libri dintorni” organizzata dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (Stas) e dalla Società Benefit HeArtyWhere Benevolent Art e dalla Società Benefit HeArtyWhere Benevolent Art. Il 19 aprile, alle 17,45, al Piad’HeArt Café al civico 82 di viale dei Tritoni a Tarquinia Lido, Giacomo Di Costanza presenterà il libro “Come
leggiÈ in corso nel centro storico di Tarquinia, presso l’Old Station Pub, in via Antica 23, un’esposizione di opere d’arte. I quadri rimarranno esposti per i mesi di marzo, aprile e maggio 2024 e sono stati realizzati dalle artiste Parida Vinci Thetkunchorn, Edda Bernardini e Maria Luigia Musella. Le opere sono state realizzate nell’ambito dello
leggiPasqua con gli etruschi a Tarquinia insieme alla guida turistica Claudia Moroni, che propone per le feste un’immersione nella storia, nell’arte e nella cultura di questo antico popolo. Il 29 e il 31 marzo e il 1° aprile, alle 10, viaggio nel tempo nell’affascinante sito Unesco della necropoli dei Monterozzi, custode delle tombe a tumulo
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