Si intitola “Due Regine d’Etruria” l’articolo pubblicato sulla rivista Archeo di Aprile 2022. La più importante rivista del settore archeologico dedica ben 11 pagine al Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia. E lo fa con una lunga intervista a Vincenzo Bellelli, direttore del Parco e stimato etruscologo. L’intervista è impreziosita da bellissime fotografie delle due
Si intitola “Due Regine d’Etruria” l’articolo pubblicato sulla rivista Archeo di Aprile 2022. La più importante rivista del settore archeologico dedica ben 11 pagine al Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia.

E lo fa con una lunga intervista a Vincenzo Bellelli, direttore del Parco e stimato etruscologo. L’intervista è impreziosita da bellissime fotografie delle due Necropoli, che nel 2004 sono state individuate dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità.
Vi invitiamo ad acquistare la pubblicazione in edicola e ne consigliamo la lettura agli amministratori comunali, in modo che possano prendere conoscenza di quanto bolle in pentola. E magari dare una mano!
Il nuovo Parco archeologico comprende la necropoli della Banditaccia a Cerveteri e quella di Monterozzi a Tarquinia, e il Museo Archeologico Nazionale Cerite e il Museo Nazionale Tarquiniense. Tutti sotto il controllo del Bellelli il quale sembra avere le idee molto chiare.
La prima sfida da affrontare, secondo Bellelli è la comunicazione, riuscire a far conoscere al pubblico l’importanza di questo polo etrusco pieno di attrattive.
Ma, aggiungiamo noi, per fare questo servono soldi e idee. Inoltre, almeno per il Museo tarquiniese, occorre una ristrutturazione TOTALE delle sale. Alcune hanno ancora un’impostazione anni ’60, con allestimenti e bacheche, questi si “antichi”. Poi occorrono multimedialità, nuove tecnologie per attrarre i turisti più giovani. E su questo Bellelli ha tante idee e parla di un progetto di valorizzazione di prossima inaugurazione a Cerveteri e di facilitare le visite alle tombe etrusche di Tarquinia.

Inoltre, c’è un accenno al ritorno alle campagne di scavo, ma per fare questo aggiungiamo noi occorrono spazi per esporre i reperti ritrovati e non farli invecchiare ulteriormente nei magazzini. Bellelli ha le idee chiare e parla di un rinnovamento degli allestimenti, di un ricambio degli oggetti esposti e di fare dei depositi dei luoghi di ricerca e studio.
Concordiamo con Bellelli quando denuncia il fenomeno degli scavi clandestini che sono “una piaga, poiché si tratta di furto di storia”. I tombaroli, da troppo tempo mitizzati, secondo noi sono come quei ladri che entrano dentro casa e ci rubano le fotografie della prima comunione o della cresima, ci strappano i momenti belli, depredano il nostro passato.
Bellelli ha in mente di migliorare i percorsi, aumentare la cartellonistica e il personale di vigilanza. Gli facciamo tanti auguri e gli diciamo che nel nostro piccolo saremo vicini alle sue battaglie, perché sono le nostre.

Ma servono investimenti nella Cultura, per creare posti di lavoro, attrarre i turisti, prepararsi al Giubileo del 2025 che è ormai alle porte.
Con la Cultura si lavora, si mangia, ci campano tante famiglie !
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