Ieri sera, a causa delle numerose defezioni dei consiglieri dell’Agraria alla seduta del Consiglio dell’Ente, il bilancio non è stato approvato. Il Presidente Tosoni, come si dice in gergo, “è andato sotto”. Eppure nei giorni scorsi si erano sprecate le lodi di Tosoni e dei suoi sodali sulla bontà del bilancio di previsione 2024 che
Ieri sera, a causa delle numerose defezioni dei consiglieri dell’Agraria alla seduta del Consiglio dell’Ente, il bilancio non è stato approvato. Il Presidente Tosoni, come si dice in gergo, “è andato sotto”.
Eppure nei giorni scorsi si erano sprecate le lodi di Tosoni e dei suoi sodali sulla bontà del bilancio di previsione 2024 che si doveva chiudere addirittura con un segno positivo.
Nonostante gli annunci trionfalistici la maggioranza ha snobbato il suo presidente e quindi il bilancio non è stato approvato.

Una bruttissima figura per “Bebo” Tosoni che dovrà seriamente pensare a cosa è successo.
Nel frattempo le opposizioni attaccano il presidente e ne chiedono le dimissioni, mentre il centro destra rimane muto e immobile.
Secondo l’UDC in questa vicenda “si è evidenziata la carenza di capacità e forza politica del presidente dell’Ente Alberto Tosoni. Inutili e a dir poco superflui gli articoli pubblicati nei giorni scorsi in merito al lavoro dallo stesso svolto, atti ad evidenziare l’impegno protratto dallo stesso, elargendo gli importanti risultati amministrativi dell’Ente.
I comportamenti parlano più di tante parole, infatti, di fronte alla maggior prova di fiducia politica, quale l’approvazione del Bilancio Previsionale 2024, il castello di carte del Presidente si sgretola inesorabilmente, mettendo in luce tutto il “nulla” sul quale si regge il Suo operato.
Non può pertanto passare inosservata la flebile capacità politica del principale rappresentante dell’Ente Agrario con un risultato a dir poco imbarazzante dove la Sua maggioranza ha palesemente dimostrato un assenteismo corale, soprattutto in un momento così importante.”
Uguale il tono del PD locale.
“Maggioranza, se ci sei batti un colpo -dice il Partito Democratico – il bilancio dell’ente non viene approvato in commissione, nonostante questo ed in vista del consiglio, l’amministrazione pubblica una entusiastica dichiarazione il 13 dicembre 2023 delineando risultati e traguardi, una situazione patrimoniale con tanto di utile.
Ma allora ci chiediamo, perché il 14 e 15 dicembre addirittura in seconda convocazione, il consiglio non riesce a costituirsi e approvare il bilancio? Dal canto nostro e con senso di responsabilità nei confronti dei cittadini che hanno espresso nei nostri confronti un mandato ad amministrare un bene pubblico, abbiamo partecipato come opposizione alla convocazione del 14 rimanendo sconcertati dell’assenza di 11 dei 13 componenti della maggioranza che dovrebbe amministrare un patrimonio collettivo importante come quello dell’Università agraria di Tarquinia. Peraltro i due unici presenti della maggioranza erano il Presidente Tosoni ed il presidente del consiglio Perinu, insomma, due che proprio non potevano mancare (almeno loro!).
Avremmo votato contro l’approvazione di un bilancio che a nostro avviso non risponde e non pianifica il futuro dell’ente – conclude il PD – ma abbiamo inteso comunque presentarci e rappresentare. Dopo ciò che è accaduto ci sembra ovvio ed improcrastinabile che il presidente Tosoni debba prendere atto che la cronaca, i fatti, le assenze di quella che fu la sua maggioranza, ne impongano le dimissioni. Crediamo inoltre che i fatti impongano una seria riflessione sul futuro e le modalità di amministrazione di questo ente.”
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