Carla Isabella Elena Cace, storico dell’arte, giornalista ed esule di terza generazione, è il nuovo presidente dell’Associazione Nazionale Dalmata, la prima donna a rivestire questo ruolo. Lo ha decretato l’Assemblea dei soci, tenutasi ieri pomeriggio 29 novembre, in modalità on line, alla quale hanno partecipato anche il viterbese Maurizio Federici e il tarquiniese Silvano Olmi. Due i
Carla Isabella Elena Cace, storico dell’arte, giornalista ed esule di terza generazione, è il nuovo presidente dell’Associazione Nazionale Dalmata, la prima donna a rivestire questo ruolo. Lo ha decretato l’Assemblea dei soci, tenutasi ieri pomeriggio 29 novembre, in modalità on line, alla quale hanno partecipato anche il viterbese Maurizio Federici e il tarquiniese Silvano Olmi.
Due i vicepresidenti eletti, Emanuele Merlino ed Ellis Tommaseo, mentre Federica Celestini è stata nominata Segretario Generale dell’AND.
“Abbiamo sostenuto fin da subito la candidatura di Carla Isabella Elena Cace – dichiarano Federici e Olmi, che sono esponenti locali del Comitato 10 Febbraio – perché è persona di grande cultura ed è una esule di terza generazione. Rappresenta il rinnovamento nella continuità e ha tante idee per rilanciare l’associazione nazionale dalmata. Elena Cace fu nostra ospite a Viterbo alcuni anni fa – concludono – in occasione della presentazione di “Magazzino 18”, il libro fotografico di Jan Bernas e Simone Cristicchi che racconta l’esodo dei nostri connazionali dal confine orientale d’Italia.”
Membro del Consiglio Direttivo dell’AND dal 1998, Carla Isabella Elena Cace sin da giovanissima si è battuta per l’inserimento del tema delle foibe e dell’esodo nei libri di testo scolastici. Dopo una tesi di laurea sul misconosciuto pittore Giuseppe Lallich, di cui oggi è maggior esperta, porta alla ribalta il mondo artistico dalmata a cavallo tra ‘800 e ‘900.
Ha pubblicato libri d’inchiesta sulle foibe e sull’esodo e ha continuato, nello stesso tempo, a trattare il tema da un punto di vista visivo, filone culminato nella grande mostra del Vittoriano a Roma. Un successo straordinario per il 2009, con 20.000 visitatori in 2 settimane.
LA STORIA DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DALMATA
Nata a Roma nel 1919, su iniziativa degli studenti universitari dalmati della “STUDIUM URSIS” di cui faceva parte anche Manlio Cace, l’Associazione Nazionale Dalmata operò a Zara fino al 1943 e nel 1945 venne ricostituita a Roma, sotto la guida del senatore Antonio Tacconi. Alla morte del Tacconi, la presidenza dell’AND passò al dottor Manlio Cace, poi all’avvocato Giuseppe Ziliotto, al professor Tullio Chiaroni e al dottor Guido Cace. Dal 1968 l’Associazione è stata editrice della prestigiosa “Rivista Dalmatica”, fondata a Zara nel 1899 e alla quale hanno collaborato firme illustri, accademici e uomini politici. L’AND nel corso dei suoi cento anni di attività ha organizzato iniziative culturali, editoriali e di sensibilizzazione sulla storia del Confine orientale d’Italia, al fine di illustrarla agli italiani e, soprattutto, alle giovani generazioni.
Solo per prendere in considerazione i tempi più recenti, dal 1994 sono numerose le iniziative realizzate, a partire dalla celebrazione del Centenario della nascita della “Rivista Dalmatica” alla Camera dei Deputati. Sempre nel ’94, su idea dell’avvocato Oddone Talpo e del dottor Guido Cace, viene realizzato il primo di una lunga serie di documentari: “Zara, ricordo di terre perdute”, per celebrare il Cinquantenario del ritorno di Zara all’Italia, diffuso in poco tempo in oltre 2.000 copie. Successivamente, l’Associazione cura la pubblicazione dei seguenti dvd: “Dalmazia, regione dimenticata”; “Tommaseo e la sua Sebenico”; “Sebenico e il suo territorio”; “Spalato città imperiale”; “Dalmazia montenegrina”; “Lesina e la battaglia di Lissa”; “Traù e Scardona città dalmate”. Filmati che a breve saranno disponibili in rete.
Con l’istituzione, nel 2004, della Legge per il Giorno del Ricordo, l’attività s’intensifica, compresa quella nelle scuole. Viene realizzato un dvd dal titolo “Foibe, martiri dimenticati”. L’AND supporta iniziative culturali di altissimo livello quali mostre, convegni e inchieste giornalistiche. Nel 2009 organizza la più importante rassegna nazionale mai realizzata sulla tragedia delle Foibe e dell’Esodo: la mostra al Vittoriano di Roma, “Foibe, dalla tragedia all’Esodo”, dal 31 gennaio al 12 febbraio 2009, in occasione della quale furono coinvolte tutte le Associazioni che si occupano delle questioni del Confine Orientale. Per quanto riguarda le attività editoriali, oltre alla “Rivista Dalmatica”, l’AND ha curato la stampa di documenti inediti di capitale importanza storica: la ristampa anastatica del “Trattamento degli italiani da parte jugoslava” (un rapporto riservato del governo italiano risalente al 1947); “Il grido dell’Istria” (giornale di resistenza italiana all’occupazione jugoslava, uscito clandestinamente dal giugno 1945 al febbraio 1947).
Lascia un commento
L'email non sarà resa pubblica. I campi * sono obbligatori