Ancora una volta il Cristo Risorto di Tarquinia ha attraversato le strade di Tarquinia, in una delle più belle manifestazioni di fede e folclore della nostra Italia. Un vero inno alla Pace e alla concordia tra la gente. La Pace, quella vera, non quella sbandierata con stracci arcobaleno e striscioni appesi alle facciate dei palazzi
Ancora una volta il Cristo Risorto di Tarquinia ha attraversato le strade di Tarquinia, in una delle più belle manifestazioni di fede e folclore della nostra Italia.

Un vero inno alla Pace e alla concordia tra la gente. La Pace, quella vera, non quella sbandierata con stracci arcobaleno e striscioni appesi alle facciate dei palazzi comunali che ormai nessuno legge più.
La statua del Cristo Risorto, bella, con quella figura maschia e poderosa, lo sguardo un poco strabico, i raggi e la nuvola ad incorniciare il Salvatore.
I portatori della statua sono stai superlativi, magistralmente guidati da Manlio Albertini.

Gli sparatori hanno fatto sentire il rumore gioioso dei loro fucili caricati a salve.

I portatori dei “tronchi”, le alte croci in legno, hanno dimostrato anche questa volta di essere maestri di forza ed equilibrio.

I ragazzi hanno trasportato lo stendardo azzurro, felici e orgogliosi di questo privilegio loro riservato.
La banda “Giacomo Setaccioli”, con i bravissimi musicanti rivestiti con la divisa nuova, luccicante e bellissima.

Infine, la gente. Tanta, entusiasta, plaudente, in visibilio all’apparire della statua del Risorto.

Qualcuno ha detto che il numero degli spettatori era inferiore al passato. Forse. E forse occorrerebbe una maggiore pubblicità per un evento incredibile, una sublime dimostrazione di Forza, Fede e Folclore.
Ma anche quest’anno la festa è stata bellissima.

Il Vescovo Monsignor Gianrico Ruzza ha benedetto tutti i protagonisti della processione, e ha avuto parole sagge; il Sindaco Giulivi ha ricordato Valentina Paterna, recentemente scomparsa; il presidente della Provincia Romoli ha portato i saluti dell’amministrazione provinciale.

E’ stata una grande festa anche quest’anno e noi tarquiniesi dobbiamo essere orgogliosi del “nostro” Cristo Risorto.
Lascia un commento
L'email non sarà resa pubblica. I campi * sono obbligatori