Il vino ha il potere di raccontare con il suo profumo, il suo colore, la sua consistenza, il suo gusto unico, il sapore di una terra, della sua storia e di tutti coloro che ci vivono e ci lavorano per trasferirlo ovunque nel mondo. Ed al DiVino Etrusco edizione 2023, le aziende tarquiniesi sono sette:
Il vino ha il potere di raccontare con il suo profumo, il suo colore, la sua consistenza, il suo gusto unico, il sapore di una terra, della sua storia e di tutti coloro che ci vivono e ci lavorano per trasferirlo ovunque nel mondo.
Ed al DiVino Etrusco edizione 2023, le aziende tarquiniesi sono sette: Azienda Agricola Anna Elisei, Azienda Agricola Massimo Tosoni, Casale Poggio Nebbia, Etruscaia, Muscari Tomajoli, Tenuta Sant’Isidoro, Terre Giorgini.
Da Bolsena, dai territori del più grande lago vulcanico d’Europa, arrivano Terre di Semia e Villa Puri; da Vulci provengono Azienda Agricola Lotti, La Trusca e Vulci di Simoncini; per Cerveteri ci sono Azienda Agricola Lopes, Belardi, Onorati, Tenuta Tre Cancelli e Valle del Canneto; dall’antica Veio viene Terre di Veio.
Si esce dal Lazio per entrare in Toscana: da Chiusi Colle Santa Mustiola, Il Roglio e Nenci; Cortona è rappresentata da Baracchi, Fabrizio Dionisio, Fattoria Cantagallo e Tenuta Montecchiesi Dal Cero; per Arezzo ci sono Buccia Nera, Fattoria di Gratena e Tarazona; per Piombino sono presenti Podere Nannini, Sant’Agnese, Sangiusto e Torre di Baratti; poi Volterra con MonteRosola, Podere Il Mulinaccio e Podere Marcampo.
Per il “cuore verde dell’Italia”, l’Umbria, ci sono Perugia, con Goretti, e Orvieto, con Arcadia, Argillæ, Cantine Neri, Custodi, Decugnano dei Barbi, Palazzone e Tenuta Le Velette.
Fuori dal percorso classico dei vini della Dodecapoli etrusca, il banco di degustazione dell’azienda agricola tarquiniese Valle del Marta, che proporrà il pluripremiato brandy “Numa” oltre ad alcune grappe, e un assaggio dei vini dell’isola di Malta con uno stand della cantina Marsovin.
Quest’ultima partecipazione si inserisce nelle iniziative di gemellaggio tra Tarquinia e Rabat.
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