La mostra blasfema dal titolo “Gratia Plena” della diocesi di Carpi è stata finalmente chiusa e anche lo spot della nota marca di patatine è stato modificato. Due belle vittorie dell’associazione Pro Vita e Famiglia che ha lanciato delle petizioni on line a sostegno delle battaglie ideali. In una Chiesa consacrata sono state allestite opere che
La mostra blasfema dal titolo “Gratia Plena” della diocesi di Carpi è stata finalmente chiusa e anche lo spot della nota marca di patatine è stato modificato.
Due belle vittorie dell’associazione Pro Vita e Famiglia che ha lanciato delle petizioni on line a sostegno delle battaglie ideali.
In una Chiesa consacrata sono state allestite opere che raffigurano il Cristo e la Madonna in contesti sessualmente ambigui e che hanno provocato l’indignazione di migliaia di fedeli assieme ad una polemica internazionale per il loro contenuto blasfemo.

“Con il lancio della nostra petizione abbiamo raggiunto e superato le 31.000 firme – dichiara Antonio Brandi, presidente dell’associazione – amplificando la voce del dissenso e riuscendo a porre fine a una situazione che aveva profondamente ferito la fede di migliaia di fedeli.
Ora dobbiamo augurarci che questa vicenda possa trasformarsi in un monito per il futuro, non solo per la diocesi di Carpi ma per tutte le diocesi italiane, affinché i tentativi di trovare forme di dialogo con l’arte e la cultura contemporanea non compromettano mai il senso del sacro e il sentimento popolare di fedeli e cittadini.”
Altrettanto significativa è anche la seconda vittoria di Pro Vita & Famiglia. Lo spot blasfemo di Amica Chips è stato rimosso da tutti i canali e poi modificato.
“Una pubblicità davvero indecente e profondamente offensiva e blasfema – prosegue Brandi – in cui un gruppo di suore, in fila per ricevere l’Eucaristia, al posto dell’ostia consacrata finivano per sgranocchiare una patatina.

Non solo hanno voluto svilire e vilipendere il sentimento cristiano e la fede di milioni di persone, ma si è voluto ridicolizzare il Sacramento per il quale ogni anno migliaia di cristiani vengono nel mondo perseguitati, violentati, torturati e persino uccisi.
E tutto ciò per cosa? Per puro profitto.
Ci siamo attivati immediatamente e abbiamo lanciato nell’immediato una petizione che solo in poche ore ha raggiunto le 17.000 firme per chiedere all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria di rimuovere immediatamente lo spot.
Anche questa vittoria è l’esempio palese di quanto sia importante agire tempestivamente.
Ogni firma, ogni azione con Pro Vita & Famiglia ha la capacità di generare un forte impatto, e queste due vittorie lo dimostrano. Insieme siamo in grado di fare la differenza!
Non smettiamo di credere nel potere delle azioni e nel cambiamento che possiamo generare insieme a Pro Vita & Famiglia – conclude Brandi – non molleremo mai! Avanti tutta!
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