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ANCHE QUEST’ANNO TARQUINIA RICORDA NORMA COSSETTO

ANCHE QUEST’ANNO TARQUINIA RICORDA NORMA COSSETTO

Anche quest’anno la nostra città ricorderà il sacrificio di Norma Cossetto, la giovane studentessa istriana, sequestrata, orribilmente seviziata e gettata in una foiba dai partigiani comunisti slavi nell’ottobre 1943. Infatti, sabato 3 ottobre 2020, alle ore 9.45, in viale Luigi Dasti, davanti al Monumento ai Caduti, il Comitato 10 Febbraio organizza la manifestazione “Una rosa

Anche quest’anno la nostra città ricorderà il sacrificio di Norma Cossetto, la giovane studentessa istriana, sequestrata, orribilmente seviziata e gettata in una foiba dai partigiani comunisti slavi nell’ottobre 1943.

Infatti, sabato 3 ottobre 2020, alle ore 9.45, in viale Luigi Dasti, davanti al Monumento ai Caduti, il Comitato 10 Febbraio organizza la manifestazione “Una rosa per Norma Cossetto”, giunta alla seconda edizione e ideata dal viterbese Maurizio Federici e da un tarquiniese, il giornalista e ricercatore storico Silvano Olmi.

Il programma per il viterbese prevede quattro celebrazioni: Sabato 4 ottobre 2020, a Tarquinia, alle 9.45, in viale Luigi Dasti, Monumento ai Caduti; a Monte Romano, alle 10.30, Monumento ai Caduti; a Viterbo, alle 12, Monumento di piazza Martiri delle Foibe Istriane (valle Faul). Inoltre, analoga iniziativa si terrà Lunedì 5 ottobre 2020, ore 16.30, a Castel Sant’Elia, Largo Caduti delle Foibe.

“Con grande piacere organizzo questa bella manifestazione anche nella mia città – dichiara Silvano Olmi, dirigente nazionale del C10F di Viterbo e coordinatore nazionale dell’evento– saremo davanti al monumento ai Caduti in viale Luigi Dasti e leggeremo un documento che riassume il martirio che la studentessa istriana dovette subire in nome della sua italianità. Invitiamo a partecipare tutti i cittadini, le autorità e le associazioni d’Arma,

Nonostante l’emergenza corona virus, la manifestazione anche quest’anno ha riscosso una grande partecipazione – prosegue Olmi  – non è stato facile coordinare eventi in oltre 130 città, tra le quali spiccano le principali italiane e tra quelle estere New York, Washington e Belfast.

Credo che abbiamo fatto un bellissimo lavoro, grazie anche all’entusiasmo di tante donne e uomini e alla saggia guida del nostro Presidente nazionale, Emanuele Merlino.

La manifestazione in ricordo di Norma Cossetto – conclude Olmi – quest’anno assume un maggiore significato, perché celebriamo anche il centenario della nascita della martire, la cui vita venne spezzata alla giovane età di 23 anni.”

Una bella immagine di Norma Cossetto

Ma chi era Norma Cossetto? Nasce il 17 maggio 1920 a Santa Domenica di Visinada (oggi Labinci) in Istria. Nel 1939 si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Padova dove vive come studentessa fuorisede. È riconosciuta da tutti come ragazza sportiva, allegra e molto portata con le lingue – parla francese e tedesco – suona il pianoforte, gioca a basket e tira con l’arco. L’attaccamento all’Istria la porta a ottenere una tesi dal titolo “L’Istria rossa” che prende il titolo dal caratteristico colore rossastro che la bauxite dà alla terra istriana. Dopo l’8 settembre del 1943 il padre di Norma, Giuseppe, diviene uno dei principali obiettivi dei partigiani che, non trovandolo, si accaniscono contro la sua famiglia. Norma è condotta nella caserma di Visignano e, dopo il suo rifiuto di aderire al Movimento Popolare di Liberazione, è violentata e gettata forse ancora viva nella foiba di Villa Surani, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943.

Nel 2005 viene insignita dal presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, della medaglia d’oro al merito civile alla memoria.

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