Un emendamento, presentato da cinque consiglieri della Lega, al Piano Regionale dei Rifiuti del Lazio, ha creato parecchi mal di pancia all’interno del partito di Salvini, a Tarquinia e non solo. Anche Fratelli d’Italia ha protestato con forza contro questa eventualità. Cosa è successo? Cinque rappresentanti leghisti, Laura Cartaginese, Orlando Tripodi, Pasquale Ciacciarelli, Laura Corrotti
Un emendamento, presentato da cinque consiglieri della Lega, al Piano Regionale dei Rifiuti del Lazio, ha creato parecchi mal di pancia all’interno del partito di Salvini, a Tarquinia e non solo. Anche Fratelli d’Italia ha protestato con forza contro questa eventualità.
Cosa è successo? Cinque rappresentanti leghisti, Laura Cartaginese, Orlando Tripodi, Pasquale Ciacciarelli, Laura Corrotti e Daniele Giannini, hanno firmato la proposta di modifica al testo, chiedendo di aggiungere, al termine del Capitolo 7.4, che per gli scarti dei rifiuti, dopo l’attività di riciclo e recupero, non riciclabili diversamente, non sia escluso il recupero termico.
In pratica, i rifiuti non ulteriormente riciclabili, secondo gli esponenti leghisti dovrebbero finire in un inceneritore.
“Non si vuole escludere a priori il ricorso alla termovalorizzazione come strumento integrativo nella strategia disegnata dal presente Piano – scrivono i cinque esponenti della Lega – ma si rimanderà agli organi competenti ogni valutazione in sede di valutazione di impatto ambientale dei singoli progetti.”
Parole, che lette così, possono sembrare innocue. Invece, secondo alcuni osservatori, lasciano la porta aperta alla realizzazione degli inceneritori e “scaricano” sulle amministrazioni comunali l’onere di doversi opporre a questi progetti.
Ecco perché, il Sindaco leghista di Tarquinia ha rilasciato dichiarazioni di fuoco durante il recente consiglio comunale. “Qualora i consiglieri della Lega – ha tuonato Giulivi – abbiano votato a favore di nuovi impianti di termovalorizzazione nel nostro territorio come quelli di A2A sono disposto a dimettermi dalla Lega”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia di Tarquinia, Alberto Riglietti, con una nota diramata alla stampa.
“Le vicende che in queste ore riempiono nuovamente le pagine dei giornali sulla questione rifiuti e la realizzazione di un termovalorizzatore sul nostro territorio ci impongono di intervenire in maniera ancora più netta e decisa per ribadire la nostra totale contrarietà – dichiara il rappresentante di FdI – Tarquinia è un territorio già pesantemente vessato di servitù energetiche e la scelta scellerata di questo nuovo impianto deve assolutamente trovare la massima condivisione delle forze politiche presenti sul territorio e non solo.
In Consiglio Comunale ho voluto esprimere nuovamente la linea politica di Fratelli d’Italia e la vicinanza del nostro partito alle azioni messe in campo dall’amministrazione per contrastare la realizzazione del termovalorizzatore.
È una battaglia per i cittadini e per questo va affrontata con la massima compattezza istituzionale.
Gli emendamenti presentati in Consiglio Regionale dagli esponenti della Lega, che anch’essi circolano e rimbalzano alle cronache in queste ore, non tengono certo conto della voce dei territori – ha concluso Riglietti – ci dissociamo completamente e plaudiamo gli interventi dei nostri consiglieri regionali come quello della Colosimo e della nostra leader Giorgia Meloni, che hanno esposto senza mezzi termini l’assoluta contrarietà all’inceneritore di Fratelli d’Italia.”
I cinque rappresentanti della Lega in consiglio regionale, vista la malaparata, hanno annunciato il ritiro della proposta.
Lascia un commento
L'email non sarà resa pubblica. I campi * sono obbligatori