Che la scuola italiana non stia attraversando un bel momento lo sappiamo tutti. Tra banchi con le rotelle, distanze da mantenere sugli scuolabus e presidi che hanno il terrore della riapertura e delle disposizioni, spesso confuse, del Ministero, il clima non è certo idilliaco. Su questa situazione piena di confusione e apprensione per le famiglie,
Che la scuola italiana non stia attraversando un bel momento lo sappiamo tutti.
Tra banchi con le rotelle, distanze da mantenere sugli scuolabus e presidi che hanno il terrore della riapertura e delle disposizioni, spesso confuse, del Ministero, il clima non è certo idilliaco.
Su questa situazione piena di confusione e apprensione per le famiglie, cade come una scure la ricerca effettuata dal giornalista Riccardo Saporiti per il quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”, che il 10 agosto scorso ha effettuato una “fotografia” dello stato in cui si trovano gli istituti scolastici italiani.
Ne esce fuori una immagine impietosa dello stato di salute degli edifici che ospitano gli alunni italiani.
Una scuola su due non ha il certificato di agibilità: (https://www.infodata.ilsole24ore.com/2020/08/10/sicurezza-scuola-due-non-certificato-agibilita-scopri-la-situazione-nel-comune/).
Il grafico, elaborato dall’autorevole quotidiano, è preoccupante anche per la nostra città.
Infatti, scopriamo che a Tarquinia NESSUN ISTITUTO SCOLASTICO avrebbe il certificato di agibilità.
Inoltre, mancherebbe a TUTTE LE SCUOLE il certificato di prevenzione incendi.
Infine, solo poco più della metà degli istituti scolastici avrebbe omologata la centrale termica e sarebbe stato effettuato il collaudo statico dell’edificio.
Una notizia bomba, ripresa qualche giorno fa dal bravo giornalista Massimiliano Conti sulle colonne del quotidiano “Il Corriere di Viterbo”. Una notizia che avrebbe dovuto far sobbalzare dalle sedie Sindaco, assessore all’Istruzione, Presidi e famiglie tarquiniesi.
Inoltre, sarebbe stata utile una parola dal Presidente della Provincia, perché la manutenzione degli Istituti d’Istruzione Superiore (Licei, ecc.) sono di competenza dell’amministrazione provinciale.
Invece, sono trascorsi alcuni giorni dalla pubblicazione e tutto tace.
Certo, dirà qualcuno, a Tarquinia siamo in buona compagnia: l’83% delle scuole viterbesi non ha questi certificati.
Mal comune, mezzo gaudio?
Al contrario, pensiamo che sia ora che le istituzioni preposte si mettano in moto per garantire SICUREZZA a docenti, personale ATA e studenti.
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