Una vittoria secca, inequivocabile, quella del centro destra alle elezioni regionali svoltesi ieri e oggi. A Tarquinia il dato è impressionante: il candidato a Presidente della Regione, Francesco Rocca, nella nostra città ha raccolto oltre il 65%. Il candidato di PD e cespugli vari, Alessio D’Amato, ha raccattato appena il 21%, mentre la candidata del
Una vittoria secca, inequivocabile, quella del centro destra alle elezioni regionali svoltesi ieri e oggi. A Tarquinia il dato è impressionante: il candidato a Presidente della Regione, Francesco Rocca, nella nostra città ha raccolto oltre il 65%.
Il candidato di PD e cespugli vari, Alessio D’Amato, ha raccattato appena il 21%, mentre la candidata del M5S, Donatella Bianchi, un misero 11%.
La comunista Pecorilli, ha raccolto 77 voti (pari al 1,51%), mentre la sconosciuta Rosa Rinaldi ben 21 voti, cioè lo 0,41…
Tra i candidati certamente la Valentina Paterna ha fatto il botto: 1137 preferenze sono sue, un bottino di voti notevole, mentre Fratelli d’Italia ne conta 1844 pari al 38,72%. Rimanendo nel centro destra, la lista civica del Presidente Rocca raccoglie un ottimo risultato, con 820 voti e un buonissimo risultato personale di Renato Bacciardi che nella nostra città attira 795 preferenze; Forza Italia in caduta libera è votata dal 5,29%, l’UDC di Gino Stella il 3,88 e 132 preferenze per lui e, infine la Lega, ormai orfana da tempo di Giulivi e compagnia, si ferma al 2,65 %.


Andando a vedere nel campo del centro sinistra, “regge” il Partito Democratico con 742 voti (15,58%) e il consigliere regionale uscente, Enrico Panunzi da Canepina riceve 298 preferenze. Azione – Italia Viva viene anche superata anche Verdi e Sinistra e l’avvocato viterbese Giacomo Barelli riceve appena 6 (sei) voti.
Insignificanti i risultati degli altri “cespugli” della sinistra, con la lista Demos che riceve 11 voti e i suoi quattro candidati nemmeno una preferenza…
Il terzo incomodo, il M5S, in passato molto forte a Tarquinia, si blocca su quota 359 voti, pari al 7,54 %. La lista che li affianca, Polo progressista di Sinistra & ecologista, grazie a Piero Rosati raccoglie 98 voti, con ben 75 preferenze date al tarquiniese.
Sono 67 i voti dati al Partito Comunista Italiano, con Luigi Caria che prende 30 preferenze personali; infine Unione Popolare il cui candidato si ferma a 21 voti e la lista ne prende solo 11 (frutto evidentemente di un voto disgiunto), con una sola preferenza alla pur battagliera viterbese Roberta Leoni.
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