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“Semi di Pace non faccia politica”, il centro destra critica pesantemente Luca Bondi

“Semi di Pace non faccia politica”, il centro destra critica pesantemente Luca Bondi

“L’appello al voto di Semi di pace viola palesemente lo statuto, Sposetti prenda subito le distanze”. Inizia così il durissimo comunicato stampa del centro destra per Giulivi nel quale si critica la presa di posizione di Luca Bondi e del suo sodalizio in favore del candidato di centro sinistra. Semi di pace si autodefinisce “un’organizzazione

“L’appello al voto di Semi di pace viola palesemente lo statuto, Sposetti prenda subito le distanze”. Inizia così il durissimo comunicato stampa del centro destra per Giulivi nel quale si critica la presa di posizione di Luca Bondi e del suo sodalizio in favore del candidato di centro sinistra.

Semi di pace si autodefinisce “un’organizzazione di volontariato per il perseguimento senza scopo di lucro di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale”. Un’associazione del genere non ha un colore politico e proprio per questo la lettera inviata dal presidente Luca Bondi, contenente un appello al voto contro Alessandro Giulivi, è inammissibile ed evidenzia un comportamento gravissimo da parte di un’organizzazione che dovrebbe solamente lavorare per la pace.
Di pace, all’interno del documento diffuso, c’è ben poco. È deplorevole l’appello di un presidente che dovrebbe garantire imparzialità e neutralità e che invece si presta in prima persona al dibattito politico, per cercare di aiutare un candidato sindaco ad arrivare alla vittoria.
Ci aspettiamo subito da Francesco Sposetti una netta presa di distanza da certe affermazioni che, fatto ancora più grave, violano palesemente lo statuto di Semi di pace che nell’articolo 4 recita: “L’associazione è apartitica e si atterrà ai seguenti principi: assenza di fine di lucro, democraticità della struttura, gratuità delle prestazioni dei volontari associati, elettività e gratuità delle cariche sociali”.

Luca Bondi davanti a una serie di salvagenti dei migranti che sbarcano con i barconi sulle coste italiane

Purtroppo siamo abituati ai continui attacchi da parte di Semi di Pace, e questo spiega anche la mancata partecipazione di Alessandro Giulivi al confronto tra candidati, ma questa volta il comportamento del presidente Luca Bondi ha superato i limiti della decenza.

Un’associazione che riceve contributi pubblici dal Comune, da qualsiasi amministrazione in carica, dovrebbe pensare solamente a fare il proprio lavoro e non appellarsi ai cittadini direzionando i voti secondo i propri interessi.
A chi vuole soffiare sul fuoco, rispondiamo ricordando che è stata sempre volontà di questa Amministrazione erogare contributi in maniera apolitica a tutte le organizzazioni di volontariato che prestano la loro preziosa opera nel territorio comunale, oltre che a Semi di Pace.”

Coalizione Giulivi per Tarquinia
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