La pianta infestante che da un decennio si è abbarbicata su torre Barucci sarà presto estirpata. Lo annuncia l’assessore Laura Sposetti, che in questi giorni sta predisponendo alcune variazioni al bilancio proprio per finanziare l’intervento di restauro e recupero di una delle più belle torri di Tarquinia. “Avevo previsto da tempo l’eliminazione della pianta –
La pianta infestante che da un decennio si è abbarbicata su torre Barucci sarà presto estirpata. Lo annuncia l’assessore Laura Sposetti, che in questi giorni sta predisponendo alcune variazioni al bilancio proprio per finanziare l’intervento di restauro e recupero di una delle più belle torri di Tarquinia.
“Avevo previsto da tempo l’eliminazione della pianta – dichiara l’assessore comunale – in quanto danneggia l’estetica e la stabilità della torre. Non possiamo intervenire dall’interno poiché l’ultima rampa di scale della torre è in cattive condizioni e non c’è la necessaria sicurezza per gli operai. Dovremo intervenire dall’esterno con un braccio meccanico. Per questo, appena avremo approvato le variazioni al bilancio, effettueremo la pulizia della torre merlata e impiegheremo sostanze atte a non far ricrescere la pianta. Analogo intervento è previsto per il Torrione Matilde di Canossa. L’amministrazione comunale ha a cuore il patrimonio culturale e architettonico della città.”
Ma l’azione dell’assessore non si ferma qui. È previsto anche un intervento agli archi del vecchio acquedotto, conosciuto come le “arcatelle”.
“Abbiamo preso contatti con la Sovrintendenza – conclude la Sposetti – per ripulire da piante ed erbe infestanti anche le arcate del vecchio acquedotto, che è visibile lungo la strada statale Aurelia Bis in direzione Monte Romano.”
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