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Moscherini critica il piano privato per San Giorgio. “Più corretto applicare la legge 28/1980”.

Moscherini critica il piano privato per San Giorgio. “Più corretto applicare la legge 28/1980”.

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del consigliere comunale Gianni Moscherini. Il Presidente del Consorzio San Giorgio annuncia che la Regione Lazio ha approvato la verifica di conformità del Piano Privato di Lottizzazione convenzionato denominato “Lottisti Villaggio San Giorgio”. Il Progetto PRIVATO prevede la realizzazione di edifici residenziali su un’area di metri quadrati 196.703 pari al 48,88%

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del consigliere comunale Gianni Moscherini.

Il Presidente del Consorzio San Giorgio annuncia che la Regione Lazio ha approvato la verifica di conformità del Piano Privato di Lottizzazione convenzionato denominato “Lottisti Villaggio San Giorgio”. Il Progetto PRIVATO prevede la realizzazione di edifici residenziali su un’area di metri quadrati 196.703 pari al 48,88% dell’intero comprensorio.


Anche qui, non sarebbe stato più giusto e corretto utilizzare la Legge Regionale n.28 del 1980? Non è più corretto discutere in Consiglio Comunale un Piano Pubblico anziché affidarsi ad un Piano Privato? Perché rischiare che il privato ci realizzi e ci regali un “PROGETTO ALVEARE” davanti alla spiaggia? Non sarebbe stato meglio affidarne la progettazione ad un gruppo di giovani neolaureati in architettura affidando loro anche il compito di progettare una vera “Smart City” e far decidere il Consiglio Comunale?

Il Sindaco Mencarini ebbe questa geniale visione e fece votare la sua idea dalla sua Giunta che la votò all’unanimità. La proposta approvata fu portata in discussione nella Commissione Urbanistica Comunale presieduta, all’epoca, da Roberto Benedetti e fu approvata non soltanto dalla maggioranza ma anche da due Consiglieri di minoranza: Moscherini e Riglietti. Quindi mancava solo il voto del Consiglio per procedere con la Legge 28 dell’80 ma avvenne qualcosa di strano…
Fu nominato un Commissario Prefettizio che, invece di utilizzare i suoi poteri come Consiglio comunale per chiudere l’iter ereditato dalla precedente amministrazione, si inventò una “CABINA di REGIA” dove i suoi poteri straordinari si mischiavano agli interessi dei privati.
Non è questa una palese “omissione di atti d’ufficio”?
Sarà ricordato nella storia di Tarquinia per l’incredibile numero di “Ordinanze di demolizione” attivate durante il suo breve mandato sul territorio (oltre 200).

L’attuale Amministrazione, prima di fare una nuova delibera a favore del Piano Privato, non avrebbe dovuto annullare prima quella di Mencarini che era a favore della legge 28/80?
È stato fatto il contrario; si è annullata la delibera di Mencarini dopo la nuova delibera e non prima!
È tutto normale? Siamo sicuri che tutto sia a posto? Ma Martina Tosoni e Roberto Benedetti, oggi membri della Giunta Giulivi, non avevano già votato per il Piano Pubblico della 28/80 quando erano membri della giunta Mencarini? Sarebbe interessante conoscere direttamente da loro, magari in Consiglio Comunale, quali siano state le ragioni della loro “conversione sulla via di Damasco”!

E inoltre siamo certi che i Funzionari della Regione che hanno firmato il documento di conformità non abbiano commesso qualche errore di valutazione? Perché allora non portare in Consiglio il Progetto e tutta la pratica? E, infine, siamo certi che tutti i consorziati siano d’accordo con il loro Presidente Lugni? Quanti potrebbero essere i sostenitori di un Piano Pubblico anziché Privato?
Troppe cose non combaciano con l’entusiasmo regalato da Lugni e dall’Amministrazione alla cittadinanza. Si porti tutto in Consiglio Comunale. Almeno il progetto che non può rivelarsi una truffa sia per i consorziati che per i cittadini di Tarquinia.

Gianni Moscherini
Consigliere Comunale di Tarquinia

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