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L’evoluzione della psicomotricità dall’infanzia alla vecchiaia, se ne parla venerdì alla STAS

L’evoluzione della psicomotricità dall’infanzia alla vecchiaia, se ne parla venerdì alla STAS

“Psicomotricità: le sue applicazioni dal giorno zero alla terza età” è il titolo del secondo incontro informativo del ciclo “Pillole di psicologia”, ideato e organizzato dalla psicologa Claudia Rossetti, in collaborazione con la Società Tarquiniense d’Arte e Storia e con il patrocinio del Comune di Tarquinia e del Ministero della Cultura. Alla sala Sacchetti, al

“Psicomotricità: le sue applicazioni dal giorno zero alla terza età” è il titolo del secondo incontro informativo del ciclo “Pillole di psicologia”, ideato e organizzato dalla psicologa Claudia Rossetti, in collaborazione con la Società Tarquiniense d’Arte e Storia e con il patrocinio del Comune di Tarquinia e del Ministero della Cultura.

Alla sala Sacchetti, al civico 4 di via dell’Archetto, venerdì 22 novembre, alle 16,30, con la dottoressa Margherita Sacchi saranno fatti conoscere le applicazioni e i benefici della psicomotricità dalla nascita fino alla vecchiaia e sarà evidenziato come emozioni e memoria influenzino il movimento delle persone, in un’ottica di circolarità e profonda connessione tra psiche e corpo.

“Spesso l’attività della psicomotricità è associata esclusivamente ai bambini, pensando quindi che sia utile soltanto in fase di sviluppo – afferma la psicologa Rossetti -. Questa pratica nasce in Francia per poi diffondersi in vari Paesi e spesso in molti ne ignorano il senso e le finalità. Con questo appuntamento cercheremo, quindi, di definirne meglio gli orizzonti dialogando con la dottoressa Sacchi”. Gli incontri sono a ingresso libero.

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