E’ stata inaugurata ieri pomeriggio la kermesse tarquiniese dedicata al buon vino. Con il classico taglio del nastro, avvenuto davanti al Museo Nazionale Etrusco, è stato dato il via all’edizione 2024 di questa festa che è ormai diventata un classico nel panorama nazionale degli evento dedicati al nettare degli Dei, al cibo da strada e
E’ stata inaugurata ieri pomeriggio la kermesse tarquiniese dedicata al buon vino.
Con il classico taglio del nastro, avvenuto davanti al Museo Nazionale Etrusco, è stato dato il via all’edizione 2024 di questa festa che è ormai diventata un classico nel panorama nazionale degli evento dedicati al nettare degli Dei, al cibo da strada e allo spettacolo in ogni sua forma.
Dopo il taglio del nastro, autorità e invitati si sono spostati all’interno di Palazzo Vitelleschi, dove al microfono si sono alternati il Sindaco Francesco Sposetti (visibilmente emozionato, tanto da aver interrotto per qualche secondo il suo discorso); il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giulio Zelli, che ha portato i saluti del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca; il consigliere regionale del PD Enrico Panunzi (che dopo la natia Canepina ha a Tarquinia una sua roccaforte elettorale); il consigliere provinciale Francesco Ciarlanti che ha portato i saluti del Presidente della Provincia Alessandro Romoli, il Prefetto di Viterbo Gennaro Capo; il Direttore del Parco Archeologico di Tarquinia e Cerveteri Vincenzo Bellelli; il presidente della Camera di Commercio Domenico Merlani.
Al termine degli interventi, un brindisi comunitario ha suggellato l’inizio della festa.
Durante la serata, le vie e le piazze del centro storico tarquiniese si sono animate con giochi, musica, buon cibo e ottimo vino. Per stasera si prevede il pienone.
Belli anche i banchi degli artigiani, ottima la possibilità di visitare il Torrione detto “di Matilde di Canossa; girare per le strade, incontrare persone e bere dell’ottimo vino ai chioschi appositamente allestiti, ascoltando i consigli dei bravi sommelier.
Il DiVino Etrusco si conferma un’eccellente manifestazione, ben organizzata dalla Pro Loco e sotto la supervisione di Carlo Zucchetti che, come si legge nel suo sito, “ha diffuso il verbo del buon bere e del mangiare bene e ha contribuito al propagarsi di una maggiore consapevolezza etilica.”
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