Altro fine settimana di elezioni. Visto che nessun candidato alla carica di Sindaco ha superato il 50% dei voti, si andrà al ballottaggio tra Alessandro Giulivi, primo cittadino in carica del centro destra, e lo sfidante Francesco Sposetti del centro sinistra. Si vota oggi, domenica 23 giugno 2024, dalle 7 alle 23, e domani, lunedì
Altro fine settimana di elezioni.
Visto che nessun candidato alla carica di Sindaco ha superato il 50% dei voti, si andrà al ballottaggio tra Alessandro Giulivi, primo cittadino in carica del centro destra, e lo sfidante Francesco Sposetti del centro sinistra.
Si vota oggi, domenica 23 giugno 2024, dalle 7 alle 23, e domani, lunedì 24 giugno 2024, dalle 7 alle 15. Occorre portare la tessera elettorale e un documento d’identità valido.
Per scegliere l’aspirante sindaco che si vuole eleggere occorre sbarrare con una X il nome del candidato.
Il voto è valido anche se si sbarra uno dei simboli delle liste che sostengono quel candidato alla carica di primo cittadino.
Non fare altri segni o scrivere nomi sulla scheda.
La legge elettorale è molto chiara. Infatti, ai sensi dell’art. 72, comma 8, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, la scheda di ballottaggio comprende il nome e il cognome dei candidati alla carica di sindaco, scritti nell’apposito rettangolo, sotto il quale sono riprodotti i simboli delle liste collegate.
Il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto.
In considerazione dell’inscindibile legame tra il nominativo del candidato alla carica di Sindaco e il conseguente risultato elettorale per la lista e le liste ad esso collegate, si ritiene che la validità del voto debba essere riconosciuta anche quando l’espressione del voto sia stata impropriamente apposta fuori dallo spazio contenente il nominativo del candidato, ad esempio sul contrassegno di una lista collegata, poiché la volontà effettiva dell’elettore appare comunque manifesta: ciò, sempreché il voto sia valido sotto tutti gli altri aspetti.
Analogamente, è da ritenersi valida l’espressione di voto per un candidato sindaco anche in presenza di più segni di voto apposti sul nominativo del candidato alla predetta carica e/o su uno o più simboli di liste collegate. Ad esempio su fa una X sul nome del candidato sindaco e una x su una delle liste collegate.
Qualora, invece, l’elettore abbia tracciato un segno di voto sia sul nominativo di un candidato alla carica di Sindaco sia su un simbolo di una lista collegata all’altro candidato alla medesima carica, è da ritenere che la volontà non sia espressa in maniera univoca e che pertanto la scheda sia nulla. In pratica se si sbarra il nome del candidato Tizio e si fa un segno su una lista che sostiene l’altro candidato a Sindaco, allora il voto è nullo.
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