Accolto il ricorso al TAR proposto dal Comune di Tarquinia per bloccare la concessione della Med Sea Litter. In effetti, la proposta di realizzare un impianto per trattare la plastica raccolta lungo i fiumi e in riva al mare aveva sollevato molti dubbi. Anche perché la plastica trovata sulla spiaggia è lì da parecchio tempo
Accolto il ricorso al TAR proposto dal Comune di Tarquinia per bloccare la concessione della Med Sea Litter.
In effetti, la proposta di realizzare un impianto per trattare la plastica raccolta lungo i fiumi e in riva al mare aveva sollevato molti dubbi. Anche perché la plastica trovata sulla spiaggia è lì da parecchio tempo e quindi ha subito l’azione degli agenti atmosferici.
“Il progetto di discarica, previsto nel Comune di Arlena di Castro, è un impianto che riguarderebbe 60mila tonnellate di rifiuti l’anno, in un territorio ricco di prodotti DOP e IGP, nonché patrimonio dall’alto valore paesaggistico e archeologico. Da mesi, Comuni limitrofi ed associazioni sono sul piede di guerra” – dichiara Giulivi. “L’iter autorizzativo vorrebbe dare il via libera a diversi tipi di rifiuti: da quelli urbani pretrattati (che vanno sotto il codice 191212), in particolare quello proveniente da mare, spiagge e laghi (200301), dagli imballaggi di plastica prodotti dalla raccolta differenziata (150102) fino ai materiali misti frutto sempre dell’attività di riciclo.
Il progetto, presentato dalla società Med Sedia Litter, prevede quattro ettari di discarica e la realizzazione di costruzioni accessorie per una superficie coperta di oltre un ettaro. La notizia di oggi è che il TAR si è espresso a favore del nostro ricorso, per bloccare la concessione alla suddetta società. Al momento sono state accolte le ragioni con una sospensiva cautelare in attesa dell’udienza fissata per il 3 aprile prossimo. È necessario continuare ad usare ogni strumento legislativo a nostra disposizione al fine di verificare ogni passaggio, ed arrivare alla prossima sentenza con la parola fine su questa storia”.
E si legge nell’ordinanza del TAR pubblicata oggi: “Sul ricorso numero di registro generale 13412 del 2023, integrato da motivi aggiunti, proposto dal Comune di Tarquinia, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall’avvocato Federico Dinelli […] le censure esposte nell’atto di motivi aggiunti necessitano N. 13412/2023 REG.RIC. dell’approfondimento proprio della fase di merito, e che la trattazione del ricorso risulta già fissata all’udienza pubblica del 3 aprile 2024; nelle more della definizione del giudizio nella opportuna sede di merito, nel bilanciamento dei contrapposti interessi appare opportuno mantenere la res ad huc integra sino alla conclusione della lite, posto che la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico adottata ai sensi dell’art. 138 del d.lgs. n. 42 del 2004 crea un limite preventivo alla modificabilità dell’area in termini di salvaguardia della stessa, ciò nell’ottica dell’anticipazione dell’interesse pubblico che intende tutelare; che, pertanto, l’istanza cautelare deve essere accolta nei sensi sopra precisati; che in ragione degli specifici profili di tale fase della controversia le spese della presente fase cautelare possono essere compensate tra le parti.
P.Q.M. il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Quinta) a) accoglie, nei sensi di cui in motivazione, la domanda cautelare presentata dalla parte ricorrente; b) conferma la trattazione di merito del ricorso e dei motivi aggiunti all’udienza pubblica del 3 aprile 2024; c) spese compensate.”
Un ricorso che segna una vittoria per il comune di Tarquinia che lo stesso sindaco Giulivi commenta:
“Oltre a questo, il Comune di Tarquinia ha impugnato il verbale finale della Conferenza di servizi decisoria del 14 novembre 2022, come integrato dall’appendice del 18 novembre 2022. Il fine era bloccare tutti gli atti dell’istruttoria che hanno espresso parere favorevole alla realizzazione della discarica di Med Sea Litter Italia. Il 3 aprile attendiamo nuovi risvolti, ad oggi incassiamo una prima vittoria e continueremo a far valere le nostre ragioni”.
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