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COME DANZAVANO GLI ANTICHI?

COME DANZAVANO GLI ANTICHI?

La danza ha avuto un ruolo importante tra i popoli antichi, accompagnando non solo i momenti salienti della vita, ma anche la quotidianità, nonché la morte, come le nostre tombe dipinte attestano. Partendo dalla storia degli studi e dall’origine della danza, Elisa Anzellotti, giovane studiosa con la passione per questa arte che coltiva fin da

La danza ha avuto un ruolo importante tra i popoli antichi, accompagnando non solo i momenti salienti della vita, ma anche la quotidianità, nonché la morte, come le nostre tombe dipinte attestano. Partendo dalla storia degli studi e dall’origine della danza, Elisa Anzellotti, giovane studiosa con la passione per questa arte che coltiva fin da bambina, è riuscita a ricostruire con un approccio rigoroso i diversi modi di percepire la danza presso Etruschi, i Greci e i Romani, con un sottoparagrafo dedicato agli Egiziani.
“La danza nell’antichità. Etruschi, Greci e Romani” questo il titolo del libro che sarà presentato martedì 14 agosto alle 21.30 nella Lizza della Torre di Dante a Piazzale Europa, con il patrocinio del Ministero per i Beni Culturali e del Comune di Tarquinia.
All’interno di questo lavoro, sono confluiti gli esiti delle ricerche che l’autrice ha compiuto nell’ambito di un dottorato di ricerca con l’Università della Tuscia svolto tra Italia e Francia, uniti all’esperienza pratica maturata come collaboratrice dei “Ludi Scaenici”, il gruppo fondato da Cristina Majnero e Roberto Stanco che da anni compiono ricerche in questo campo, collaborando fra l’altro con il Museo della Civiltà Romana e con il Museo de Historia di Tarragona. La presentazione del libro sarà accompagnata da loro performance con strumenti che riproducono quelli originali, grazie alle quali potremmo udire quelli che erano suoni e musiche antiche.

Fondamentali per la conoscenza delle musiche antiche sono stati anche i risultati raggiunti con l’EMAP (European Music Archaeology Project), progetto europeo che attraverso l’archeomusicologia ha avuto il fine di ricostruire l’importanza rivestita in passato dalla musica, rivelando aspetti culturali e religiosi di notevole interesse, insospettate interazioni tra civiltà e interconnessioni geografiche. Saranno presenti e interverranno, oltre all’autrice, Luca Gufi, uno dei responsabili dell’EMAP e Gianpaolo Serone per le edizioni Archeoares.

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