Una partenza esplosiva per la 76ª edizione della Fiera delle Macchine Agricole di Tarquinia, che ha registrato un’affluenza straordinaria fin dalla sua prima giornata. Sono stati oltre 11.000 i veicoli conteggiati all’ingresso e si stima che il numero complessivo dei visitatori abbia superato le 40.000 presenze, un risultato che non si vedeva da anni. Un successo oltre le
Una partenza esplosiva per la 76ª edizione della Fiera delle Macchine Agricole di Tarquinia, che ha registrato un’affluenza straordinaria fin dalla sua prima giornata. Sono stati oltre 11.000 i veicoli conteggiati all’ingresso e si stima che il numero complessivo dei visitatori abbia superato le 40.000 presenze, un risultato che non si vedeva da anni.
Un successo oltre le aspettative che il sindaco Francesco Sposetti, giustamente soddisfatto, ha voluto attribuire al gioco di squadra: “Il merito va all’intera amministrazione comunale, all’Associazione Pro Tarquinia e all’assessore al commercio Andrea Andreani, il cui lavoro di coordinamento ha permesso un’ottima organizzazione e promozione dell’evento.”


La Fiera, che da decenni rappresenta un appuntamento identitario e strategico per la promozione del settore agricolo, è solo all’inizio: fino al 4 maggio il Lido di Tarquinia ospiterà ancora convegni, spettacoli, eventi musicali e attività culturali pensate per un pubblico di tutte le età.
Purtroppo permane il grave problema della viabilità, per il quale l’amministrazione comunale, assieme ai professionisti della Pro Tarquinia, dovranno trovare una soluzione.
Infatti, lunghe file si sono create lungo il tragitto principale. C’è chi è partito alle 10 di mattina da Viterbo, ha trovato rallentamenti a Monte Romano e una fila lunghissima sulla Provinciale Porto Clementino, giungendo al Lido alle 13.15.
Oltre 3 ore per percorrere 60 chilometri ci sembrano decisamente troppe.

L’imbuto si è creato all’ingresso del Lido: troppo lenta la procedura per entrare nel grande parcheggio o per proseguire all’interno del centro abitato verso le proprie case o i parcheggi.
Occorrono percorsi alternativi verso le altre aree di sosta, ad esempio quello delle Saline. Oppure vanno individuati ulteriori parcheggi, da raggiungere in autovettura senza intasare l’arteria principale.
Insomma, è giusto sbandierare dati e cifre, ma occorre mettere in atto precauzioni affinché non ci siano più file chilometriche di autovetture.
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