Riceviamo da tre ex amministratori comunali questo comunicato che con piacere pubblichiamo. Tutti i cittadini tarquiniesi e non solo avranno certamente constatato con disappunto il degrado urbano determinatosi in un angolo suggestivo della Nostra Città, determinato dalla chiusura e dalla recinzione “posticcia” del distributore di carburanti situato sulla Circonvallazione Cardarelli. Prima di tale evento peggiorativo
Riceviamo da tre ex amministratori comunali questo comunicato che con piacere pubblichiamo.
Tutti i cittadini tarquiniesi e non solo avranno certamente constatato con disappunto il degrado urbano determinatosi in un angolo suggestivo della Nostra Città, determinato dalla chiusura e dalla recinzione “posticcia” del distributore di carburanti situato sulla Circonvallazione Cardarelli.
Prima di tale evento peggiorativo non è che l’impianto non impattasse negativamente sotto il profilo paesaggistico su un contesto urbano di particolare pregio, a distanza di pochi metri dalla Cinta Muraria e dalla Torre di Dante. L’installazione, però, risaliva agli anni ’50 e le concessioni erano sempre state rinnovate, senza disdette e con ulteriore decorrenza decennale, prorogatasi d’ufficio prima dell’insediamento dell’Amministrazione Mencarini.
Ciò nonostante l’Assessorato ai Lavori Pubblici si è subito attivato per verificare la possibilità sotto il profilo legale ed amministrativo di rimuovere l’impianto in questione e con esso la situazione di degrado ambientale suddetta.
Nonostante l’impegno amministrativo, costantemente sollecitato dall’amica Laura Sposetti, sono stati incontrati ostacoli di varia natura in funzione della concessione in atto, del fatto che non era possibile addurre una incompatibilità sotto il profilo della viabilità generale (come attestato dal Comando VV.UU.) e dei rilevanti costi di rimozione dell’Impianto relativi alle cisterne ed alla “bonifica” del terreno sottostante le Pompe di distribuzione.
Si è dato comunque inizio ad una “battaglia” con le prime contestazioni formali alla fine del 2017 sia nei confronti della TOTAL ERG S.P.A., Compagnia di bandiera concessionaria, sia nei confronti del soggetto giuridico che dal 10/01/2018 ne aveva rilevato il 100% delle azioni, ITALIANA PETROLI S.P.A.
Inizialmente ogni richiesta e indicazione è rimbalzata contro un “muro di gomma”, eretto dalle Società petrolifere, di fronte al quale, però, gli amministratori interessati non si sono arresi.
Per certi versi, anzi, è stata aumentata la pressione (legittima) nei confronti delle suddette Società, coinvolgendo anche altri soggetti istituzionali e chiedendo il contributo operativo del Settore IX per l’avvio di tutte le procedure per la rimozione dell’Impianto attraverso una Conferenza con la partecipazione della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, nonché dei VV. del Fuoco e di altri Organismi istituzionali competenti.
A tale proposito l’Assessora Sposetti aveva inviato una ultima Nota dettagliata in data 03/09/2018, di cui non è stato possibile seguire gli sviluppi per le note vicende che hanno riguardato l’Amministrazione Mencarini.
Per argomentare in modo ulteriore la sopravvenuta necessità pubblica di acquisizione dell’area urbana era stato predisposto (senza spese e con la collaborazione dell’arch. Claudio Sabbatini) un progetto di sistemazione sotto il profilo funzionale, con parcheggi e spazi a verde, da sottoporre alla Soprintendenza ed alla cittadinanza (vedi Bozza allegata). Per la sistemazione contestuale di tutta la zona interessata l’Assessora Laura Sposetti e la Consigliera delegata al verde urbano Paola Monti avevano effettuato vari sopralluoghi con alcuni tecnici, anche per la predisposizione di un progetto integrato con il “Bucone” e i giardini pubblici sovrastanti di V.le L. D’Asti., di cui si parlerà in altra sede.
Per me costituiva motivo di soddisfazione poter supportare Amministratrici così decise e per certi versi illuminate, anche se temevo che con la “caduta” dell’Amministrazione tutti gli sforzi sarebbero risultati vani.
Alcuni giorni or sono, invece, la lieta notizia che l’iniziativa amministrativa sopra descritta aveva generato i frutti sperati.
In data 18/12/2018, infatti, è pervenuta al Comune una comunicazione di chiusura dell’impianto, con l’avvio delle procedure di dismissione della struttura e la conseguente liberazione dell’area.
Non appena, quindi, sarà terminata la fase di rimozione, potrà essere ripreso ed eventualmente migliorato il progetto di sistemazione di tutta l’area, per il quale l’Assessora aveva stimato una spesa iniziale di Euro 50 – 60 mila con possibilità di realizzazione immediata senza contributi o mutui, tenendo presente l’aspetto modulare del progetto medesimo in funzione della sistemazione anche delle zone limitrofe, magari con specifici impegni di spesa graduali.
Con un po’ di fantasia ed impegno, senza spese eccessive, qualche volta si riesce a produrre anche buona amministrazione.
Buon 2019 a tutti, anche sotto il profilo amministrativo.
Arrigo Bergonzini, Laura Sposetti e Paola Monti.
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