Stanno scomparendo in tutta Italia, chiudono una dopo l’altra, colpite dalla crisi di lettori che impera da molti anni in Italia. Nel 25% dei Comuni italiani non ce ne è nemmeno una. Gli incentivi governativi hanno rallentato la morte: 844 hanno chiuso nel 2021 e 441 nel 2022.

Stiamo parlando delle edicole, quei luoghi “sacri” per tutti gli amanti delle notizie e della carta stampata, luogo dove milioni di italiani si sono recati ad acquistare il giornale quotidiano oppure una rivista più o meno patinata.

Questa crisi ha colpito anche Tarquinia dove l’ultima in ordine di tempo è stata quella “del piazzale”. Altre resistono a stento. In questo scenario drammatico ricade anche Tarquinia Lido.

Sul nostro litorale la “storica” edicola in zona “Case Banche” ha chiuso da anni. Quella invece che in estate era aperta in un chiosco sul lungomare ha cessato le attività da almeno un decennio.

Ma una nota tabaccheria, almeno per i mesi estivi, sopperiva a questa assenza vendendo i quotidiani al Lido.

Quest’anno, sembra che non si assumerà questo incarico. Troppa burocrazia, guadagno inadeguato, obbligo di resa a fine giornata.

Un impegno economico notevole a fronte di introiti quasi irrisori. Così tarquiniesi e turisti estivi al Lido rimarranno senza quotidiano.

Passano i tempi, la maggioranza legge le notizie su internet (dove girano tante bufale), molti non ci pensano nemmeno a informarsi perché “tanto c’è la televisione”, altri rimangono placidamente nella loro ignoranza salvo ergersi a Soloni e a pontificare spesso di cose che non sanno.

Mala tempora currunt…