All’aeroporto di Viterbo, grazie agli uomini e ai mezzi dell’Aeronautica Militare, dallo scorso fine settimana si può volare con aerei civili anche il sabato e la domenica.

Lo rende noto il deputato di Fratelli d’Italia Mauro Rotelli. “Nell’ultimo NOTAM, l’avviso contenete informazioni relative alla istituzione, allo stato o alle modifiche di un qualsiasi impianto aeronautico – dichiara Rotelli – infatti non c’è più la chiusura per sabato, domenica e festivi.

Un passo importantissimo perché avere assistenza al volo da parte della torre di controllo anche nel weekend, significa poter accogliere tutta “l’aviazione generale” interessata alla Tuscia e alle sue bellezze.

Grazie ancora all’Aeronautica Militare – conclude Rotelli – al Comandante Colonnello Cascino e a tutti quelli come Massimo Testa e l’Aeroclub Viterbo, che non hanno mai mollato, credendoci sempre.”

Oggi è atterrato un aereo civile, addirittura proveniente dalla Germania. Un piccolo passo, si dirà, ma è importante iniziare.

Mentre a Viterbo ricominciano ad atterrare piccoli aerei da turismo, nell’aeroporto di Tarquinia ci pascolano le pecore. L’area dell’aeroporto “Amerigo Sostegni”, prima della seconda guerra mondiale era una piccola pista per atterraggi di emergenza, poi fu sede della scuola militare di paracadutismo e infine rampa di lancio per aerei dell’aviazione alleata.

La pista attuale venne realizzata dai mezzi meccanici americani nel 1944. Nei decenni scorsi tanti progetti sono stati ipotizzati per questa area: campo di volo civile, aeroporto per piccoli aviogetti, terzo scalo aeroportuale romano, pista per gare di Formula 3.

Ovviamente tante parole e pochi fatti. Intanto l’area va in malora e non si vede un progetto serio all’orizzonte.