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Anche Federica Guiducci alla riunione programmatica di Orvieto organizzata da Gianni Alemanno

Anche Federica Guiducci alla riunione programmatica di Orvieto organizzata da Gianni Alemanno

Gli amici non si dimenticano mai. E questo motto sicuramente è impresso a caratteri di fuoco nella mente di Federica Guiducci, presidente del consiglio comunale di Tarquinia. Infatti, la settimana scorsa ha partecipato alla riunione politica organizzata a Orvieto da Gianni Alemanno. La consigliera comunale è legata da antica amicizia con l’ex-sindaco di Roma e

Gli amici non si dimenticano mai. E questo motto sicuramente è impresso a caratteri di fuoco nella mente di Federica Guiducci, presidente del consiglio comunale di Tarquinia.

Infatti, la settimana scorsa ha partecipato alla riunione politica organizzata a Orvieto da Gianni Alemanno. La consigliera comunale è legata da antica amicizia con l’ex-sindaco di Roma e non poteva certo mancare a un appuntamento così importante.

Un vincolo di amicizia e cameratismo di vecchia data, visto che Federica ha iniziato a militare a destra fin da bambina, seguendo le orme di papà Gianfranco, già segretario della locale sezione del MSI-DN e consigliere comunale di Alleanza Nazionale, prematuramente scomparso.

L’intervento di Gianni Alemanno al Forum di Orvieto

Non a caso il manifesto della kermesse orvietana, “Forum dell’Indipendenza Italiana”, inizia con la frase “Noi chiamiamo a raccolta chi ci crede ancora”.

A Orvieto la Guiducci non è rimasta con le mani in mano. Ha portato il suo bagaglio di esperienza politica e ha dato un aiuto in segreteria per registrare sia i partecipanti che gli ospiti. Un impegno che è stato immortalato anche dalle telecamere della RAI che l’hanno ripresa durante il lavoro di volontaria.

Interessanti le tesi uscite dalla riunione di Orvieto, dove sono state gettate le basi per la nascita di un nuovo movimento politico della destra sociale che potrebbe formarsi ufficialmente a novembre. “Il manifesto programmatico è la base sul quale noi aggregheremo – ha detto Alemanno – c’è bisogno di dare voce alle istanze delle persone che seguono quello che sembra un cambiamento, con Berlusconi, Renzi, Grillo e Salvini e poi si accorgono che nulla è cambiato.

Federica Guiducci al lavoro di volontaria al Forum di Orvieto 2023

Gli elettori votano la proposta innovativa che sembra più credibile – ha proseguito il leader del comitato contro la guerra – poi non vedono nessuna sostanziale novità, rimangono delusi e vanno oltre. Anche Giorgia Meloni corre questo rischio se continuerà nelle sue politiche in continuità con quelle di Mario Draghi, dopo che è stata votata proprio perché era l’unica opposizione a quel governo. Noi rivolgiamo un appello alla premier perché attui una profonda revisione della sua linea politica, prima che tutto ciò accada. Deve portare l’Italia fuori dal conflitto in Ucraina, deve differenziare le sue posizioni da quelle del presidente USA e della Commissione europea non sprecando le opportunità offerte dalla nuova Via della Seta, deve aprire al salario minimo e trovare un’alternativa credibile al reddito di cittadinanza, deve archiviare la confusa proposta di autonomia differenziata che rischia di spaccare definitivamente il paese.

Se non saremo ascoltati – ha concluso Alemanno – in autunno siamo pronti ad occupare quello spazio potenziale del 10% che un sondaggio ci attribuisce. Oggi abbiamo lanciato il ‘Manifesto di Orvieto’ sul quale raccoglieremo le adesioni e cercheremo un confronto con la politica ufficiale. Ma non ci fermeremo se non troveremo risposte adeguate e concrete da parte dei nostri interlocutori”.

Che farà a questo punto la Guiducci? Fonderà anche a Tarquinia il movimento con a capo l’esponente della “destra sociale” Gianni Alemanno? C’è veramente uno spazio del 10% per un nuovo soggetto politico? Forse.

Intanto tremano sia nel centro destra che nel centro sinistra. Infatti di delusi ce ne sono tantissimi e lo spostamento di voti è repentino. Basta guardare il tonfo della Lega di Salvini o quello del PD che con la nuova segreteria arcobaleno si avvia a un rapido declino elettorale.

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