“Abbiamo rischiato di morire soffocati, io e mio figlio Andrea. E’ solo grazie alla prontezza di riflessi di Fabrizio, il mio compagno, che siamo ancora vivi.” Gli attimi di terrore vissuti la scorsa notte sono ancora ben presenti nella mente di Elena Zanobbi, tarquiniese, da molti anni trasferitasi a Roma per lavorare nel mondo dello
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