Si svolgerà venerdì 26 marzo 2021, alle ore 21.15, una video conferenza durante la quale sarà tracciato il bilancio della manifestazione ambientalista “Il Mare d’Inverno” nel Lazio, ideata nel 1992 dall’associazione Fare Verde. L’evento sarà fruibile in diretta sulla pagina Facebook di Fare Verde Lazio e sul canale Youtube Memoriando.TV. La conferenza sarà introdotta da
Si svolgerà venerdì 26 marzo 2021, alle ore 21.15, una video conferenza durante la quale sarà tracciato il bilancio della manifestazione ambientalista “Il Mare d’Inverno” nel Lazio, ideata nel 1992 dall’associazione Fare Verde.
L’evento sarà fruibile in diretta sulla pagina Facebook di Fare Verde Lazio e sul canale Youtube Memoriando.TV.
La conferenza sarà introdotta da Silvano Olmi, presidente regionale di Fare Verde, che farà anche un consuntivo dell’edizione 2021 nella nostra Regione e racconterà lo svolgimento della manifestazione a Tarquinia.
“Grazie a questa manifestazione abbiamo pulito gran parte del litorale tarquiniese – dichiara Silvano Olmi – negli anni passati siamo intervenuti sulle spiagge di San Giorgio e Le Saline e quest’anno nell’arenile in località Spinicci-Pian di Spille. Preziosa è stata la collaborazione dei cittadini, dei volontari Franca Salemi, Franco Capraro, Roberto Benedetti e Manuel Catini e da qualche anno del gruppo Fare Verde di Vasanello, guidato da Roberta Pieri.”
La prima edizione a Tarquinia si è svolta nel 1994, grazie all’impegno di Roberto Benedetti, già componente della banda musicale “Setaccioli” e da Silvano Olmi. Due ambientalisti storici, ai quali si sono aggiunti negli anni tanti amici, alcuni dei quali non ci sono più, come Alessandro Bordi e Roberto Ceccarini.
Le conclusioni dell’evento, che vedrà alternarsi gli interventi di molti iscritti ai gruppi locali del Lazio, saranno affidate a Francesco Greco, presidente nazionale di Fare Verde, che racconterà le esperienze dei volontari nelle trenta edizioni della manifestazione. Ospite d’onore della serata sarà Enzo Favoino, coordinatore scientifico di Rifiuti Zero Europa.
Lascia un commento
L'email non sarà resa pubblica. I campi * sono obbligatori