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Un’ambientalista di sinistra, ex M5S, assessore nella Giunta leghista

Un’ambientalista di sinistra, ex M5S, assessore nella Giunta leghista

L’amministrazione leghista di Tarquinia ha un nuovo assessore comunale. E’ Marzia Marzoli, imprenditore balneare, esponente della sinistra ambientalista, già in predicato di diventare assessore in caso di vittoria, mai avvenuta alle comunali, del Movimento 5 Stelle. L’inattesa nomina è il classico “colpo di teatro” del sindaco giulivi, approdato alle sponde salviniane dopo aver ricoperto la

L’amministrazione leghista di Tarquinia ha un nuovo assessore comunale. E’ Marzia Marzoli, imprenditore balneare, esponente della sinistra ambientalista, già in predicato di diventare assessore in caso di vittoria, mai avvenuta alle comunali, del Movimento 5 Stelle.

L’inattesa nomina è il classico “colpo di teatro” del sindaco giulivi, approdato alle sponde salviniane dopo aver ricoperto la carica di primo cittadino, dal 2002 al 2007, ma con una coalizione Forza Italia-Alleanza Nazionale e cespugli di Centro.

Un “colpo di teatro” che ha sorpreso parecchie persone. Nessuno si aspettava che giulivi nominasse un’esterna, cioè una non eletta in consiglio e che la Marzoli accettasse questa carica. Da esponente di punta dei “no coke” nel 2007 fu decisiva nel ballottaggio elettorale sostenendo Mauro Mazzola contro Giulivi e rimanendo “buggerata” dall’allora uomo forte del PD. La riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia si fece e il Comune di Tarquinia ricevette le note compensazioni economiche.

Nel 2010 si candidò alla Presidenza della Regione Lazio con “La Rete dei Cittadini” e giunse a scrivere una lettera di garbata protesta al Presidente della Repubblica Napolitano, perché i media ignoravano la sua candidatura. Anche questa volta per la coraggiosa Marzoli non andò bene. La Polverini, esponente del centro destra (tornata alle cronache recenti per aver votato a favore del governo Conte!) sconfisse Emma Bonino del centro sinistra e la Marzoli rimediò appena 14.685 voti, lo 0,53 del totale.

Nonostante l’errore di valutazione su Mazzola, con il quale ebbe più di un confronto a colpi di comunicati stampa, la Marzoli non desistette. Creato, dalle ceneri del movimento no coke ormai in disarmo, un movimento politico sinistro-ambientalista, nel 2012 si candidò alla carica di Sindaco con la lista civica “Per il Bene di Tarquinia”. Dichiarò che avrebbe cambiato la città “in 10 mosse”. Il suo programma, tra l’altro, prevedeva “il taglio dello staff del sindaco, delle indennità del Sindaco del Vice sindaco e degli assessori per destinarli ad un fondo per l’occupazione giovanile e nel reintegro al lavoro degli over 50, perché sia chiaro il concetto che la politica non è un mestiere ma una vera e propria missione civica.” Raccolse appena 312 voti, pari al 2,86%.

Alla successiva tornata elettorale, nel 2017, l’avvicinamento alla sponda grillina. Venne presentata dal candidato Sindaco Ernesto Cesarini come potenziale assessore al Turismo e all’Ambiente in caso di successo del M5S. Ma anche stavolta la vittoria non arrise all’audace ambientalista e ai grillini. La Marzoli, da presidentessa di Italia Nostra sezione Etruria, proseguì però la sua battaglia, fianco a fianco con l’amica civitavecchiese Simona Ricotti, esponente del Forum Ambientalista e dirigente dell’associazione antimafia “Caponnetto”.

Giulivi durante la sua prima esperienza da Sindaco di Tarquinia

Oggi arriva la notizia del suo “arruolamento” in quota leghista, che rimescola le carte della politica tarquiniese. Da una parte il sindaco giulivi sfida i vertici provinciali salviniani, Senatore Fusco in testa, e crea un precedente, perché quel posto a rigor di logica sarebbe dovuto andare a Betsi Zacchei, moglie del navigato politico Marcello Maneschi, candidata che ha fatto il pienone di voti e che invece riceve il misero “contentino” della delega alla pubblica istruzione.

Dall’altra, scompagina il M5S sempre più in crisi di consensi, mettendo in imbarazzo i leader cornetani dei grillini che avevano puntato sulla Marzoli come assessore in caso di vittoria.

Inoltre, vanno valutati ulteriori ricadute di questa decisione nell’ambito del centro-destra, in quanto viene ridotto il raggio d’azione dell’assessore Roberto Benedetti e forse tramontano definitivamente le aspirazioni di Fratelli d’Italia, in eterna attesa di entrare in maggioranza con un proprio rappresentante.

Era stata annunciata una conferenza stampa, nella quale sarebbe stata presentata la nuova assessora, ma all’ultimo momento il sindaco giulivi ha pensato che era meglio rinviare tutto a data da destinarsi.

Peccato, perché i giornalisti avrebbero potuto chiedere alla neo-assessora le sue idee sul completamento della trasversale, la centrale di Civitavecchia da riconvertire a gas, la centrale di Montalto di Castro da riconvertire a pannelli solari, il deposito di scorie nucleari che il governo Conte-M5S-PD vuole piazzare nella Tuscia , le condizioni del fiume Marta (a proposito che fine ha fatto la mitica “task-force” anti inquinamento?) e del mare tarquiniese, il ripascimento del litorale a difesa dell’oasi naturale delle Saline che rischia di scomparire inghiottita dal mare.

Il depuratore che serve i Comuni del lago di Bolsena, dal quale esce l’acqua che finisce nel Marta e poi nel mare di Tarquinia

Infine, avendo ricevuto oltre all’ambiente anche la delega al benessere degli animali, cosa vorrebbe fare in merito alla situazione del canile municipale, magari andando a vedere il numero delle adozioni effettuate e lanciare una campagna specifica su questo argomento?

Tutte domande che troveranno una risposta nelle prossime settimane.

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