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SOSTA A PAGAMENTO A SANT’AGOSTINO. PRIMA I SERVIZI.

SOSTA A PAGAMENTO A SANT’AGOSTINO. PRIMA I SERVIZI.

Diciamolo chiaramente. La decisione del rieletto sindaco Giulivi di far pagare il parcheggio delle autovetture sul lungomare di Sant’Agostino non era male. Il parcheggio selvaggio in quella zona c’è stato sempre e la questione andava affrontata. Inoltre, a Sant’Agostino i tarquiniesi non ci vanno. Troppo lontano, troppo scomodo. Va bene il Lido o al massimo

Diciamolo chiaramente. La decisione del rieletto sindaco Giulivi di far pagare il parcheggio delle autovetture sul lungomare di Sant’Agostino non era male. Il parcheggio selvaggio in quella zona c’è stato sempre e la questione andava affrontata. Inoltre, a Sant’Agostino i tarquiniesi non ci vanno. Troppo lontano, troppo scomodo. Va bene il Lido o al massimo le Saline oppure Marina Velca. Ma a Sant’Agostino, pur essendo nel territorio comunale di Tarquinia, i tarquiniesi non ci sono mai andati e non ci andranno mai.

Quella spiaggia è popolata per la stragrande maggioranza da Civitavecchiesi, cittadina limitrofa alla nostra e non dotata di spiagge accoglienti. Quindi, avrà pensato qualcuno, facciamoli pagare questi saraceni. Qualche euro in più può far comodo per il bilancio comunale. Una decisione secondo molti un poco affrettata, visto che il lungomare di Sant’Agostino praticamente non esiste. Avrebbe bisogno di un restauro, o meglio una ricostruzione: sbancare la sabbia, asfaltare la strada, installare la segnaletica, creare veri parcheggi, mettere i parcometri.

Insomma, tutti quegli accorgimenti idonei a fare del litorale, dove esercitò il suo apostolato il grande Santo, un lungomare accogliente e quindi “giustificare” l’inserimento di un balzello che in mancanza di questi accorgimenti sembra calato dall’alto solo per fare cassa e quindi ritenuto ingiusto.

Certo, l’amministrazione comunale ha individuato, si legge in un comunicato stampa diramato in data odierna,  “tre ampie aree di sosta a pagamento e una grande, spaziosa area per i parcheggi liberi. Quando entreranno in funzione i parcometri, la sosta sarà consentita negli spazi delimitati previo il pagamento di una tariffa oraria di un euro, un pagamento giornaliero di oltre otto ore al costo di tre euro od un abbonamento mensile al costo di dieci euro. Le tariffe sono le stesse applicate al Lido di Tarquinia e al centro cittadino.” 

Un comunicato stampa, con allegate le planimetrie delle aree (a proposito, la prevenzione incendi?) e foto dell’assessore al lavoro , che è giunto dopo un paio di giorni di rimpalli, dure prese di posizione dell’opposizione moscheriniana, e incontri con il neoeletto primo cittadino di Civitavecchia per gettare acqua sul fuoco della polemica. Uno spettacolo che si poteva evitare non facendo le cose “di prescia” ma pensando bene a cosa fare per il litorale tarquiniese. Tutto il litorale, a iniziare da San Giorgio e dalla pinetina che anche quest’anno sarà “aggredita” dalle auto in sosta selvaggia e rischierà di finire incenerita dai soliti bagnanti della domenica, abituati ad accendere fuochi e a fare quello che vogliono.

Tanto non ci sarà nessuno a mandarli via. Povero litorale!

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