“Ora basta, a Monte Riccio servono le telecamere nascoste.” Questo il grido di denuncia e di aiuto che giunge dagli abitanti della zona di campagna tra Tarquinia e Civitavecchia.

Una zona, quella di Monte Riccio, raggiungibile con la omonima strada, che subisce da troppo tempo l’inquinamento dovuto all’abbandono incontrollato di rifiuti vicino ai cassonetti per la raccolta dell’immondizia. La ditta che effettua la raccolta dei rifiuti ha bonificato l’area, ma senza telecamere tutto potrebbe tornare come prima.

La problematica è vecchia, ma da 5 o 6 mesi a questa parte il fenomeno è aumentato a dismisura, segno di inciviltà ma anche delle carenze di un servizio di controllo del territorio inadeguato e di un sistema di raccolta dei rifiuti che deve essere potenziato. Infatti, la dislocazione nell’area di un ulteriore cassonetto è un’ottima cosa. Ma da sola non basta.

All’ingresso della strada di Monte Riccio, vicino ai cassonetti si abbandona di tutto. I residenti chiedono di mettere le telecamere, ma nascoste, le cosiddette “fototrappole”, richieste a gran voce anche dall’associazione ambientalista Fare Verde. Un sistema, quello delle “fototrappole” utile per individuare gli zozzoni e punirli severamente.

In effetti, dicono i residenti, una telecamera era stata messa, ma nottetempo ignoti l’hanno smontata e portata via. Era posizionata in un punto troppo accessibile. Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ha avuto così un’impennata.

Che fare? Ieri mattina la ditta che effettua la raccolta dei rifiuti per conto dell’amministrazione comunale ha ripulito bene l’area, bonificando tutto e portando via i cumuli di rifiuti. Inoltre, è stato aggiunto un ulteriore cassonetto.

Intervento ottimo, ma senza vigilanza rischia di essere vanificato. Secondo i residenti urgono telecamere nascoste, installate a sorpresa in punti non raggiungibili e in grado di immortalare le targhe dei mezzi con i quali sono trasportati rifiuti che poi vengono abbandonati vicino ai cassonetti.