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POCHE IDEE E BEN CONFUSE, MA RESTIAMO UNITI

POCHE IDEE E BEN CONFUSE, MA RESTIAMO UNITI

Abbiamo partecipato, ieri pomeriggio, alla riunione tenutasi nella sala del consiglio comunale di Tarquinia. Si doveva parlare delle osservazioni da presentare alla commissione che dovrà rilasciare la valutazione d’impatto ambientale sul progetto dell’inceneritore. Invece, con grande rammarico, nonostante l’ottima conduzione del dibattito (perché di questo si è trattato) dell’ambientalista Marzia Marzoli che ha atteso a

Abbiamo partecipato, ieri pomeriggio, alla riunione tenutasi nella sala del consiglio comunale di Tarquinia. Si doveva parlare delle osservazioni da presentare alla commissione che dovrà rilasciare la valutazione d’impatto ambientale sul progetto dell’inceneritore.

Invece, con grande rammarico, nonostante l’ottima conduzione del dibattito (perché di questo si è trattato) dell’ambientalista Marzia Marzoli che ha atteso a lungo l’arrivo del sindaco, abbiamo assistito a una serie di battibecchi tra “vecchi” e “nuovi” politicanti. Uno spettacolo di cui si poteva fare a meno. Un rinfacciarsi vecchie storie, risalenti ai tempi della centrale a carbone (via libera venne dato da un sindaco del PD). Una polemica fuori contesto.

I cittadini che hanno sentito il dovere di partecipare alla riunione contro il cancrovalorizzatore

Capiamo che il combattente Marco Tosoni e un neo leghista abbiamo reagito all’intervento soporifero dell’ex-sindaco Conversini, ma questo teatrino non è utile alla causa. Non bisogna cadere in vecchie logiche, ormai stantie. Oggi occorre combattere tutti insieme, perché è già tardi, perché si è partiti male e in ritardo, perché abbiamo davanti una società potentissima che gestisce impianti di incenerimento dei rifiuti in tutta Italia.

Intanto, la classe politica che guida la Regione Lazio e il Governo Nazionale rimane in silenzio.  Ha forse regalato a questo nostro martoriato territorio l’ennesima polpetta avvelenata? In passato ci hanno fatto digerire la centrale di Montalto di Castro, quella di Civitavecchia e la sua riconversione a carbone, e adesso ci piazzano l’inceneritore di rifiuti. In questo contesto il piano regionale dei rifiuti, che NON PREVEDE LA COSTRUZIONE DI INCENERITORI PER RIFIUTI NEL LAZIO, rallenta il suo iter, arranca, non viene ancora approvato.

Vi siete mai domandati perché in questi mesi, ogni giorno, in tutti i TG, si parla dell’emergenza rifiuti a Roma? Capiamoci bene: la Raggi prima se ne va e meglio è. Ma questo attacco mediatico è propedeutico alla creazione di una EMERGENZA epocale, che sarà utilizzata per GIUSTIFICARE la costruzione dell’inceneritore di rifiuti nella zona industriale di Tarquinia.

Prepariamoci al peggio, ma per favore rimaniamo uniti.

 

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