Abbiamo cantato vittoria troppo presto. In un articolo pubblicato ieri scrivevamo che il peggio era passato e che era l’ora di contare i danni. Invece no. Sta ancora piovendo e non accenna a smettere. I terreni agricoli sono allagati, le strade rurali e non solo, invase dal fango e terriccio. Molte coltivazioni definitivamente compromesse. Le
Abbiamo cantato vittoria troppo presto. In un articolo pubblicato ieri scrivevamo che il peggio era passato e che era l’ora di contare i danni. Invece no. Sta ancora piovendo e non accenna a smettere.
I terreni agricoli sono allagati, le strade rurali e non solo, invase dal fango e terriccio. Molte coltivazioni definitivamente compromesse.
Le scuole, per giusta precauzione, sono rimaste chiuse anche oggi, con perdita di ore di lezione che difficilmente gli alunni potranno recuperare.
Mentre il mondo guarda con apprensione alle sorti di città molto note come Venezia e Matera, la Maremma tosco-laziale conta i danni e guarda al cielo sperando che Giove Pluvio interrompa la discesa della pioggia.
Fanno piangere le immagini del nostro territorio fustigato dai violenti temporali che si sono abbattuti in questi giorni.
Ma Tarquinia, nella sua storia millenaria, ne ha viste di peggiori. Come sempre saprà rialzare la testa, rimboccarsi le maniche e andare avanti con maggior forza e tenacia.
Forza Tarquinia!
Lascia un commento
L'email non sarà resa pubblica. I campi * sono obbligatori