E così il turno di ballottaggio di domenica scorsa ha visto la sconfitta di Gianni Moscherini, “lo straniero” come era stato furbescamente ribattezzato dai suoi detrattori, che hanno usato contro di lui ogni argomento, anche il più ridicolo, ogni tipo di insulto spesso scadendo a livelli bassissimi. Ma questo “cordone sanitario” contro il “civitavecchiese” è
E così il turno di ballottaggio di domenica scorsa ha visto la sconfitta di Gianni Moscherini, “lo straniero” come era stato furbescamente ribattezzato dai suoi detrattori, che hanno usato contro di lui ogni argomento, anche il più ridicolo, ogni tipo di insulto spesso scadendo a livelli bassissimi.
Ma questo “cordone sanitario” contro il “civitavecchiese” è stato alzato appositamente, poiché in alcuni ambienti tarquiniesi non si accettava che Moscherini andasse a occupare lo scranno di primo cittadino, per due semplici motivi.
Primo : Moscherini non è immischiato in giochi e giochetti locali. Non è legato a parrocchie o parrocchiette. Non è collegato a famiglie varie. Non è “incasellabile” in questo o quel partito. Anzi, ha dato vita a una coalizione molto ampia e ha puntato ad allargarla nel turno di ballottaggio, facendo una coraggiosa apertura verso Conversini. Non ha interessi personali da difendere, soprattutto in tema di urbanistica. E’ una persona libera, non ricattabile, e questo ha fatto tremendamente paura.
Secondo: Moscherini è fuori dai giochi locali ma anche in quelli regionali e nazionali. In un momento storico come quello attuale, dove è nato di fatto il duopolio politico LEGA-PD, Moscherini è una mosca bianca. Infatti, la Lega nel centro destra e il PD nel centro sinistra, puntano ad essere egemoni nelle rispettive aree politiche. Non potevano accettare che Moscherini venisse a turbare questi equilibri.
Ecco perché Moscherini NON doveva vincere.
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