Il tarquiniese Silvano Olmi ha partecipato martedì 9 aprile 2019, a Roma, al convegno dal titolo “La partecipazione pubblica nella gestione dei corpi idrici” organizzato dall’Osservatorio Nazionale dei Contratti di Fiume del Ministero dell’Ambiente. Un appuntamento importante per quanti hanno a cuore la salute dei nostri corsi d’acqua e operano nelle istituzioni e nelle associazioni
Il tarquiniese Silvano Olmi ha partecipato martedì 9 aprile 2019, a Roma, al convegno dal titolo “La partecipazione pubblica nella gestione dei corpi idrici” organizzato dall’Osservatorio Nazionale dei Contratti di Fiume del Ministero dell’Ambiente. Un appuntamento importante per quanti hanno a cuore la salute dei nostri corsi d’acqua e operano nelle istituzioni e nelle associazioni per raggiungere questo importante obiettivo.
L’ambientalista tarquiniese non ha voluto mancare a questa riunione e ha partecipato a tutte le attività (seduta plenaria, gruppi di lavoro e riunione conclusiva portando la sua esperienza trentennale nel campo della difesa dell’ambiente e della salute pubblica.
“È stata un’esperienza formativa molto importante – ha commentato Silvano Olmi – abbiamo approfondito la conoscenza sui contratti di fiume, strumenti di governo del territorio che coinvolgono enti pubblici, associazioni, categorie produttive e cittadini. Ho avuto la possibilità di confrontarmi con persone provenienti da tutta Italia, ognuna delle quali ha portato la propria personale esperienza professionale e umana nella difesa di fiumi, laghi e mare.
Durante l’amministrazione guidata dal Sindaco Pietro Mencarini – ha ricordato Olmi che era consigliere comunale di maggioranza – proposi e fu approvato all’unanimità il manifesto d’intenti, documento propedeutico all’avvio del contratto per il fiume Marta, il mare di Tarquinia e il lago di Bolsena. Con questo strumento è possibile mettere allo stesso tavolo cittadini, enti pubblici e associazioni, per guidare gli interventi in difesa del Marta e del mare antistante il litorale tarquiniese. Dopo le elezioni – ha concluso Olmi – il nuovo consiglio comunale dovrà far partire questo strumento, utile a coordinare gli interventi per eliminare le fonti d’inquinamento e salvaguardare il nostro fiume e il mare.”
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