Il Codacons ha presentato il 12 dicembre scorso il nuovo calendario sociale 2021 firmato dalla fotografa Tiziana Luxardo, dal titolo “Italienza”, fusione di italianità e resilienza, nel quale è racchiuso il significato del progetto dedicato alla voglia di riscatto del Paese alle prese con la pandemia. “Protagoniste dei 12 scatti in bianco e nero del
Il Codacons ha presentato il 12 dicembre scorso il nuovo calendario sociale 2021 firmato dalla fotografa Tiziana Luxardo, dal titolo “Italienza”, fusione di italianità e resilienza, nel quale è racchiuso il significato del progetto dedicato alla voglia di riscatto del Paese alle prese con la pandemia.
“Protagoniste dei 12 scatti in bianco e nero del calendario, tratto distintivo dello stile dei lavori della fotografa romana – ha scritto il Codacons – altrettante ragazze che posano simbolicamente vestite solo da una mascherina anti-Covid, in una cartolina con tanto di francobollo, rimandando a un tempo che non c’è più, quando i saluti venivano scritti e non inviati con il cellulare.”
Tutto di una semplicità disarmante. Tutto tranquillo, no? Invece si è scatenata una canea di commenti ostili a questa bella iniziativa. Sono scese in campo le “femministe” (quelle che rimangono in silenzio quando extracomunitari stuprano e fanno a pezzi una ragazza italiana); il politico di turno in cerca di visibilità; un “twitter influencer” (esistono anche questi personaggi); la solita giornalista progressista; i “leoni da tastiera”. Insomma, il solito circo mediatico che si ritrova in rete per attaccare questo o quello, sputare sentenze, bacchettare chi non la pensa come LORO.
Unica voce controcorrente, quella del critico d’arte e Sindaco di Sutri Vittorio Sgarbi.
Tutte e tutti a criticare il calendario del Codacons per la presenza di “donne nude”. Invece di nudo se ne vede ben poco. Le ragazze hanno tutte una mascherina tricolore e sono in posizioni che non fanno vedere assolutamente nulla. Allora, dove è lo “scandalo”???
Mentre scriviamo, la televisione è accesa e trasmette lo spot di una nota marca di detergente intimo, dove si vede, in primissimo piano, il sedere della modella. Quello sì e il calendario del Codacons no? Se andiamo su qualche sito hard, vediamo la donna trattata in modi assai peggiori. Il porno ok, le immagini delle ragazze del Codacons no? Ovunque ci giriamo vediamo immagini di “donne oggetto”: perché quelle sì e le modelle del Codacons no?
Agli IPOCRITI a corrente alternata, diciamo che NOI stiamo con le modelle, con il Codacons, con Sgarbi e con tutti quelli che non si fanno travolgere dall’ignobile clima del “politicamente corretto”.
E visto che ci siamo, abbiamo anche votato on line l’immagine che a noi è apparsa più bella. Quella della modella del mese di MAGGIO, tale Annalisa da San Quirico d’Orcia (Siena). Una bella pubblicità per la località toscana. Al Sindaco ci permettiamo un consiglio: inviti Annalisa a collaborare per fare pubblicità alla sua città. Che poi è una delle finalità del calendario voluto dal Codacons, che i soliti parolai hanno fatto finta di non sapere.
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