Il Comune di Tarquinia è stato condannato da Tribunale di Civitavecchia e dovrà pagare le spese di lite. Finisce così, con una sonora batosta alle casse comunali, una vicenda iniziata ben otto anni fa. Infatti, la maggioranza di allora, a guida centro sinistra, citò i cinque ex-componenti della Multiservizi, chiedendo a tutti i danni in
Il Comune di Tarquinia è stato condannato da Tribunale di Civitavecchia e dovrà pagare le spese di lite. Finisce così, con una sonora batosta alle casse comunali, una vicenda iniziata ben otto anni fa. Infatti, la maggioranza di allora, a guida centro sinistra, citò i cinque ex-componenti della Multiservizi, chiedendo a tutti i danni in sede civile. In pratica un’azione di responsabilità contro gli amministratori della società in house.
A distanza di tanto tempo, i giudici hanno rigettato la domanda del Comune e accertato che gli ex amministratori della società comunale hanno agito bene. Quindi, hanno condannato l’amministrazione pubblica al pagamento delle spese di lite: 31.118,00 euro per compensi in favore dell’ex-presidente e un consigliere e altri 31.118,00 per compensi in favore degli altri tre componenti il consiglio di amministrazione. Il tutto, ovviamente, oltre spese generali, Iva e Cassa previdenza avvocati come per legge.
Inoltre, il Comune di Tarquinia dovrà pagare le spese di CTU, liquidate con separato decreto.
Non commentiamo la sentenza, ma alcune domande sorgono spontanee: era giusto portare in tribunale gli ex-amministratori della Multiservizi?
chi pagherà le somme che il Comune dovrà sborsare?
pagherà sempre pantalone o qualcuno degli ex amministratori che decisero all’epoca questa mossa, rivelatasi avventata, sarà chiamato a risarcire le casse comunali?
E, infine, chi restituirà la serenità perduta ai cinque ex-amministratori della società Multiservizi, che in questi anni con le loro famiglie hanno dovuto sopportare tutto questo?
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