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LUCIO BONIFAZI, SARAI SEMPRE NEI NOSTRI CUORI

LUCIO BONIFAZI, SARAI SEMPRE NEI NOSTRI CUORI

E’ scomparso Lucio Bonifazi, il fornaio, l’appassionato di musica e canzoni, un uomo rimasto un eterno ragazzo. Era nato a Tarquinia il 14 dicembre 1960. Da poco aveva compiuto sessanta anni. Lo ricordo nel suo forno in via XX settembre. Chino, con la “pala” in mano, mentre infornava il pane. E quando “sfornava”, spingeva le

E’ scomparso Lucio Bonifazi, il fornaio, l’appassionato di musica e canzoni, un uomo rimasto un eterno ragazzo. Era nato a Tarquinia il 14 dicembre 1960. Da poco aveva compiuto sessanta anni.

Lo ricordo nel suo forno in via XX settembre. Chino, con la “pala” in mano, mentre infornava il pane. E quando “sfornava”, spingeva le ceste di plastica bianca ricolme di pagnotte verso il bancone di vendita, dicendo a voce alta “diamo pane al popolo!”.

Lo chiamavano “Bracalone”, che poi era il soprannome del nonno. Faceva il fornaio, sotto l’occhio attento della mamma.

Lo ricordo una notte d’estate, quando i gemiti provenienti dalla strada attirarono la sua attenzione. C’era un uomo che in evidente stato di ubriachezza era disteso in mezzo alla strada. Dopo una serata di bagordi aveva perso l’orientamento ed era finito “corco” sul selciato. Dopo averlo fatto accomodare su una sedia a sdraio e averlo riempito di caffè, lo accompagnò per un tratto di strada verso casa.

Lo ricordo una mattina, che il forno non si voleva accendere. Nonostante i ripetuti tentativi, l’uso di alcool denaturato, legna e zeppetti, non ne voleva sapere di fare il suo dovere. Giunse, provvidenziale, un amico, operaio della cartiera (all’epoca ancora funzionante) che propose di utilizzare della carta che aveva in macchina. Si trattava di giornaletti un pochino “spinti”. Sarà stato il contenuto, il tipo di carta o l’inchiostro, ma svolsero egregiamente il loro lavoro. I giornaletti hard divamparono talmente bene che il forno si accese in un battibaleno e si potette cuocere il pane.

L’avevo visto pochi mesi addietro. “Sai Lucio – gli dissi – ho ritrovato quel libro che mi prestasti 40 anni fa: “Porci con le ali”. Lo porto in legatoria, lo faccio rimettere a posto e te lo restituisco.”

Non ho fatto in tempo.

Ciao Lucio, eterno ragazzo, fornaio del diamo “pane al popolo”, ci mancherai!

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