“L’assessore Martina Tosoni lasci la delega.” Questo l’appello lanciato dai consiglieri di opposizione Manuel Catini e Arianna Centini, che mettono sotto accusa la titolare dell’assessorato alla Cultura “Incredibile ma vero – tuonano Centini e Catini – per tre anni consecutivi i progetti presentati dal Comune di Tarquinia per il bando regionale “Valorizzazione Luoghi della Cultura
“L’assessore Martina Tosoni lasci la delega.” Questo l’appello lanciato dai consiglieri di opposizione Manuel Catini e Arianna Centini, che mettono sotto accusa la titolare dell’assessorato alla Cultura
“Incredibile ma vero – tuonano Centini e Catini – per tre anni consecutivi i progetti presentati dal Comune di Tarquinia per il bando regionale “Valorizzazione Luoghi della Cultura della Regione Lazio” non sono stati ammessi a finanziamento per punteggio insufficiente.
La cosa ancor più grave – proseguono i due consiglieri di opposizione – è che il progetto presentato dall’assessore Martina Tosoni alla Regione Lazio per gli anni 2020 e 2021 è praticamente lo stesso.
Perché ripresentare un progetto già precedentemente bocciato?
Unico risultato, ancora una volta un’opportunità importante persa e centinaia di migliaia di euro che non entrano nelle casse comunali.
Tutto ciò è documentato nelle graduatorie degli anni 2019-2020-2021 e dalle Determine della Regione Lazio del 31 luglio 2019, del 22 dicembre 2020 e del 29 dicembre 2021, che vedono Tarquinia sempre esclusa per la stessa ragione da finanziamenti così importanti a differenza di tanti altri paesi della nostra Provincia che hanno potuto beneficiare di questi contributi e portare a compimento i progetti presentati.
Ci auguriamo una presa di posizione forte anche dalla stessa maggioranza nei confronti dell’assessora – concludono i due consiglieri – cosi come fatto con l’ex collega Benedetti, perché altrimenti sarebbe inconcepibile l’utilizzo di due pesi e due misure, ma soprattutto speriamo che anche per il bando 2022 non venga rinviato lo stesso identico progetto perché sarebbe veramente eccessivo.”
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