Gli iscritti alla Società Tarquiniense d’Arte e Storia, il più antico sodalizio culturale della nostra città, ha riconfermato Alessandra Sileoni alla presidenza. L’archeologa tarquiniese guiderà ancora per i prossimi cinque anni l’associazione tarquiniese, dopo le elezioni che si sono tenute domenica 6 settembre, in cui ha raccolto il consenso di tutti i votanti. Nell’assemblea generale
Gli iscritti alla Società Tarquiniense d’Arte e Storia, il più antico sodalizio culturale della nostra città, ha riconfermato Alessandra Sileoni alla presidenza.
L’archeologa tarquiniese guiderà ancora per i prossimi cinque anni l’associazione tarquiniese, dopo le elezioni che si sono tenute domenica 6 settembre, in cui ha raccolto il consenso di tutti i votanti.
Nell’assemblea generale dei soci del luglio 2019, con cui la STAS ha adeguato il proprio Statuto in obbligo alla legge di Riforma del Terzo settore, in base al D.lgs. 117/2017, divenendo ETS, il presidente Sileoni aveva chiesto ai Soci di portare da tre a cinque anni la durata delle cariche sociali.
Rimangono nel nuovo Consiglio Direttivo: Mirko Micozzi, restauratore, in qualità di vicepresidente; Simone Rosati, storico del diritto, docente all’Università di Murcia, in qualità di Segretario; Daniele Scalet, docente di lettere in un istituto d’istruzione superiore e già consigliere comunale; Fabio Castelli, architetto. Entrano a far parte dell’organismo direttivo: Stefano Folcarelli, storico esperto in tecniche di digitalizzazione per la valorizzazione dei Beni culturali, che assume la carica di Cassiere; Remo Castellini, dottorando e docente all’Università di Vienna.
Nel Collegio dei Revisori dei Conti resta Giovanni Natale Sbarrato e subentrano i dottori commercialisti Cesare Bagherini, in qualità di presidente, e Angelo Farroni.
Tutti uomini, giovani rampanti, ma anche professionisti ormai consolidati ciascuno nel proprio settore. A questo si è mirato nella scelta dei consiglieri, a consolidare un gruppo capace di coprire senza sovrapposizioni di competenze gli ambiti non solo imposti dai fini statutari ma anche da quello che oggi rappresenta la STAS: una realtà sempre più dinamica a livello di promozione culturale che ha saputo guadagnarsi nel corso degli ultimi anni la fiducia di Enti e Istituzioni pubbliche, in particolare degli organi ministeriali, che guardano ai progetti del sodalizio tarquiniese come a un’opportunità di diffusione a livello nazionale della cultura locale.
“Un sincero ringraziamento ai Consiglieri uscenti – dichiara la rieletta presidente della Stas – il maestro Massimo Luccioli, con l’augurio per lui di portare a termine i progetti intrapresi con l’Amministrazione comunale, e a Ferminia Arpini, per tutti Mimma, per il supporto dato all’associazione con la grinta e la serietà che la contraddistinguono da sempre. Grazie ancora per l’encomiabile lavoro ai Revisori uscenti, Roberto e Luca Giovannetti.”
A chi la accusa di aver voluto un Direttivo di soli uomini, la Sileoni risponde: “Sono più affidabili e meglio predisposti al lavoro di squadra” e aggiunge: “In questo Consiglio direttivo c’è tutto il futuro della STAS”.
Chissà cosa diranno le femministe?
E soprattutto, siamo sicuri che la nuova normativa del Terzo Settore non preveda le “quote rosa” anche per gli organi direttivi delle associazioni?
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