“Ogni giorno i telegiornali parlano di come noi giovani stiamo affrontando l’emergenza Covid, di come ci comportiamo e delle conseguenze che probabilmente subiremo. A parlare sono sempre i “grandi”, i politici i giornalisti e i tecnici… Ma noi come la pensiamo?” Se lo domanda Giorgia Pusceddu, giovane “penna” tarquiniese, che rende noti i primi risultati
“Ogni giorno i telegiornali parlano di come noi giovani stiamo affrontando l’emergenza Covid, di come ci comportiamo e delle conseguenze che probabilmente subiremo. A parlare sono sempre i “grandi”, i politici i giornalisti e i tecnici… Ma noi come la pensiamo?” Se lo domanda Giorgia Pusceddu, giovane “penna” tarquiniese, che rende noti i primi risultati di un sondaggio anonimo lanciato nei giorni scorsi e ancora in atto.
È oramai consuetudine che la voce che parla per noi ragazzi sia sempre quella dei grandi esperti. Forse è corretto, o forse no; in realtà però potrebbe essere diverso il racconto di come siamo, o come la pensiamo, spiegando quello che esce fuori dall’interpretazione di un manuale universitario rispetto a come davvero viviamo le nostre esperienze, ma soprattutto rispetto a come lo racconteremmo noi.
Proprio per questo ho pensato di realizzare un sondaggio dove ogni ragazzo ha potuto dire come la pensa in riferimento all’emergenza Covid, alle misure che ha introdotto e soprattutto alle restrizioni che mai avremo pensato di dover considerare.
Il sondaggio ha avuto una straordinaria adesione, peraltro con partecipanti da tutta Italia. Questa è la prima risposta su cui i grandi dovranno riflettere: “noi giovani abbiamo voglia di dire la nostra e lo vogliamo fare con la nostra voce”.
Il sondaggio si è sviluppato per argomenti: “Scuola”, “Svago”, “Sport”, “Salute”, “Cambiamenti”, “Politica e salute” e infine “Informazione e salute”. Ora riporterò in breve quelli che sono stati i risultati del sondaggio.
Come hanno dimostrato i dati, il 78,32% degli studenti hanno affermato di preferire la Didattica in presenza, e non possono certo essere biasimati: per un buon apprendimento, il contatto tra persona e persona, per quanto riguarda sia i professori sia noi alunni, è fondamentale; questo perché è nella natura dell’uomo, infatti il 96,2% di noi giovani lo ritiene molto importante; stare isolati, soli a casa, se da una parte è un bene per l’arresto dell’epidemia, dall’altra, nella maggior parte dei casi provoca dei gravi problemi alla salute mentale.
La causa è anche il fatto che quest’anno purtroppo le feste sono state circoscritte all’interno del nucleo famigliare, come lo sport, che è stato altamente limitato; ciò nonostante, penso, come già detto, che la socializzazione sia essenziale per una sana crescita, infatti il 97,76% dei “votanti” ha ritenuto lo sport salutare sia per la mente sia per il fisico.
In aggiunta, non pensate di poter sapere come ci sentiamo, o cosa sia meglio per noi: il 62% ritiene che abbiate fatto solo una gran confusione, ogni giorno nuove regole, nuove restrizioni, nuove invenzioni ideate con la scusa di essere necessarie per la nostra salute, quando in realtà le cose davvero essenziali erano davvero poche e davanti ai nostri occhi.
Non dimentichiamoci che la libertà e il lavoro non sono opportunità ma un diritto fondamentale.
Giorgia Pusceddu
Sotto il sondaggio completo di domande e di percentuali per ogni risposta.
SCUOLA:
L’emergenza Covid sta cambiando completamente il nostro metodo di studio: influenzerà anche il nostro apprendimento?
Pensi che sia più funzionale all’apprendimento scolastico:
Il 7,12 % ha risposto: La Didattica a distanza.
Il 78,32 % ha risposto: La Didattica in presenza.
Il 14,56 % ha risposto: La Didattica Digitale integrata (parte a scuola, parte a casa).
Se avessi potuto scegliere, come avresti organizzato lo svolgimento delle lezioni?
Il 54,88 % ha risposto: Sempre a scuola, ma con maggiori accorgimenti sulla prevenzione al Covid.
Il 27,44 % ha risposto: Sempre a casa per evitare il contagio.
Il 17,68 % ha risposto: Il 50% in presenza e il 50% da casa.
Per te, quanto è importante nell’istruzione la socializzazione e la condivisione delle lezioni?
Il 96,2 % ha risposto: Molto
Il 3,8 % ha risposto: Poco
Il 0 % ha risposto: Per niente
SVAGO:
Uno dei problemi più gravi per i giovani, frutto dell’emergenza Covid, è la limitazione delle attività ludiche, gli incontri fuori scuola, la partecipazione alla vita mondana (compleanni, feste, carnevale ecc…)
Se dovessi scegliere tra le attività sociali tipiche dei giovani, a quali ti è pesato maggiormente rinunciare?
Il 37,6 % ha risposto: Le “uscite” con gli amici
Il 28,2 % ha risposto: Le feste tra coetanei (compleanni, incontri a tema ecc…)
Il 34,20 % ha risposto: Le feste popolari (Natale, Carnevale, Pasqua…)
Quanto ti è dispiaciuto non aver potuto fare le vacanze nel modo che avresti voluto,?
Il 80,84 % ha risposto: Molto
Il 11,28 % ha risposto: Poco
Il 7,88 % ha risposto: Per niente
Pensi che una volta finita l’emergenza, sarai in grado di ritornare alle abitudini sociali pre-Covid?
Il 48,1 % ha risposto: Sì
Il 5,55 % ha risposto: No
Il 46,35 % ha risposto: Non so
SPORT:
Una delle attività che è stata ridimensionata dall’emergenza Covid è l’attività sportiva…
Quanto pensi che sia importante l’attività sportiva per i giovani?
Il 96,2 % ha risposto: Molto
Il 1,85 % ha risposto: Poco
Il 1,95 % ha risposto: Per niente
Pensi che lo sport, oltre che al fisico, faccia bene anche alla mente?
Il 97,76 % ha risposto: Sì
Il 2,24 % ha risposto: No
Pensi che la sospensione dell’attività sportiva dei ragazzi, sia “recuperabile”?
Il 70,3 % ha risposto: Sì
Il 29,7 % ha risposto: No
SALUTE:
La salute è sicuramente un bene primario, e nell’emergenza Covid è stata tutelata innanzitutto…
Pensi che tutelare la salute prima di ogni altra cosa sia giusto?
Il 90,24 % ha risposto: Sì
Il 3,84 % ha risposto: No
Il 5,92 % ha risposto: Non so
Pensi che i provvedimenti delle pubbliche amministrazioni tutelino al meglio la salute?
Il 29,80 % ha risposto: Sì
Il 31,40 % ha risposto: No
Il 38,80 % ha risposto: Non so
Oltre la salute, quali altri valori vanno principalmente tutelati?
Il 11,87 % ha risposto: Il lavoro
Il 13,60 % ha risposto: La libertà
Il 0 % ha risposto: Nessun altro
Il 74,53 % ha risposto: Lavoro e libertà
CAMBIAMENTI:
Alcuni avvenimenti sono in grado di cambiare le abitudini delle persone per sempre. Basti pensare all’11 Settembre: da quel giorno la lotta al terrorismo è entrata a far parte della vita quotidiana di ognuno di noi.
Le misure oggi adottate per la prevenzione del contagio da Covid saranno mantenute anche a fine emergenza?
Il 9,84 % ha risposto: Sì
Il 13,72 % ha risposto: No
Il 76,44 % ha risposto: Solo alcune
E’ importante una formazione continua, anche a scuola, sulla corretta prassi igienica e di comportamento per prevenire le pandemie?
Il 72,52 % ha risposto: Sì
Il 3,92 % ha risposto: No
Il 23,56 % ha risposto: Basta quello che abbiamo già imparato
POLITICA E SALUTE:
La politica ha sicuramente un ruolo importante nell’amministrazione del paese.
Emergenze come quelle sanitarie sarebbero meglio gestite solo da tecnici, o è necessaria anche l’intermediazione politica?
Il 33,32 % ha risposto: L’intermediazione politica è fondamentale
Il 35,28 % ha risposto: Meglio la gestione solo dei tecnici
Il 31,40 % ha risposto: Non so
L’iniziativa politica anti-Covid ha dato più importanza al successo elettorale o alla tutela della salute?
Il 35,5 % ha risposto: Al successo elettorale
Il 33,5 % ha risposto: Alla tutela della salute
Il 31,0 % ha risposto: Non so
INFORMAZIONE E SALUTE:
L’informazione ha dedicato ampio spazio all’emergenza Covid: ritieni sia stata utile?
In queste occasioni deve esserci solo un’informazione Istituzionale?
Il 56,84 % ha risposto: Sì, tanti “informatori” generano confusione
Il 31,36 % ha risposto: No, l’informazione libera è fondamentale
Il 11,80 % ha risposto: Non so
L’informazione ha chiarito la situazione oppure ha generato soprattutto confusione?
Il 28,20 % ha risposto: Ho capito con chiarezza cosa sta accadendo
Il 62,64 % ha risposto: Ogni comunicato dice cose diverse
Il 9,16 % ha risposto: Non so
Giorgia Pusceddu sondaggio ancora aperto su: SONDAGGIO ANONIMO – Giorgia Pusceddu
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