Il Tarquinia Calcio fa incetta di coppe e trofei. Si è svolta oggi pomeriggio, a Viterbo, presso la sala conferenze della Parrocchia in via della Mazzetta, la cerimonia di premiazione delle società sportive che si sono distinte nello scorso campionato di calcio. L’evento è stato organizzato dalla FIGC, Lega Nazionale Dilettanti, Comitato Regionale Lazio. Il
Il Tarquinia Calcio fa incetta di coppe e trofei. Si è svolta oggi pomeriggio, a Viterbo, presso la sala conferenze della Parrocchia in via della Mazzetta, la cerimonia di premiazione delle società sportive che si sono distinte nello scorso campionato di calcio. L’evento è stato organizzato dalla FIGC, Lega Nazionale Dilettanti, Comitato Regionale Lazio.
Il Tarquinia Calcio ha fatto la parte del leone, con ben quattro trofei conquistati. Infatti, ha ricevuto la coppa per aver vinto il campionato di prima categoria; la coppa per la vittoria della squadra allievi under 17; la targa disciplina per il campionato di prima categoria e per il campionato Under 17.
Un uguale numero di trofei lo ha conquistato solo la MCO Calcio.
A rappresentare la società alla cerimonia c’erano il Presidentissimo Benedetto Lenzo, il vice presidente Giordano Brizi, e il direttore sportivo della prima squadra Duilio Azara. Assente giustificato per motivi lavorativi e professionali, il vice presidente e direttore generale Massimiliano Coluccio.
A introdurre i lavori è stato il delegato della FIGC di Viterbo, Angelo Moracci, che ha sottolineato come questi premi della Federazione sono a vantaggio e onore per tutta la provincia di Viterbo. “I ragazzi devono crescere nel rispetto delle regole”, ha giustamente sottolineato Moracci. Presenti alla cerimonia il vice presidente FIGC Lazio Vincenzo Calzolari e la responsabile del settore giovanile, la ex-calciatrice Diana Bellucci.
Molto intenso e pieno di significati, l’intervento del presidente regionale della FIGC, Massimiliano Zarelli, che ha insistito sul rispetto delle regole e dell’avversario che devono essere messi avanti a tutto. Il presidente Zarelli non ha mancato di ricordare un grande uomo di calcio, Renzo Lucarini, prematuramente scomparso e al quale la sala ha tributato un grande applauso.
“Sono stati due anni difficili quelli del Covid – ha ricordato Zarelli – ma li abbiamo superati bene. Questa premiazione in presenza è un traguardo importante. La Federazione è sempre attenta a quanto accade sul territorio regionale. Ho visto tanti ragazzi a questa riunione. E’ importante farli partecipare alle manifestazioni, è un premio per il loro impegno. Ringrazio gli arbitri, rappresentati dal presidente dell’AIA di Viterbo, Luigi Gasbarri, se non ci fossero loro non si potrebbero svolgere le partite. Occorre avere rispetto per i direttori di gara, molti di loro sono ex-calciatori convertiti al fischietto. A metà campionato – ha concluso Zarelli – faremo il punto della stagione sportiva sotto il punto di vista della disciplina e premieremo chi è in testa alla classifica.”
A margine della premiazione, il presidente del Tarquinia Calcio, Benedetto Lenzo, ci ha rilasciato una dichiarazione in esclusiva. “Abbiamo confermato mister Blasi – ha esordito – e fatto un cambio generazionale, molto doloroso ma necessario, sfoltendo la rosa dei giocatori. Infatti, dal prossimo campionato saremo costretti a schierare un calciatore nato nel 2002, uno del 2003 e uno del 2004. Abbiamo preso calciatori di Tarquinia molto in gamba, ad esempio Federici, Consoli e Mosconi, perché vogliamo che a indossare la gloriosa maglia della nostra città siano in prevalenza calciatori nati a Tarquinia.
Nei ruoli dove non abbiamo trovato atleti tarquiniesi, siamo andati a prenderli fuori Tarquinia. Abbiamo 264 ragazzi stupendi nelle varie compagini, dalla prima squadra all’ultima delle giovanili. E’ un impegno importante, anche sotto il punto di vista economico – ha concluso Lenzo – ma abbiamo superato brillantemente i due anni di covid, senza risentirne e senza sbandamenti. La società, gli allenatori e i giocatori sono rimasti uniti. E questo è un successo dell’intero gruppo dirigente che mi onoro di presiedere.”
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