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Insulti alla Meloni, due teste sono (giustamente) saltate, ma il terzo è stato “salvato” dal PD !

Insulti alla Meloni, due teste sono (giustamente) saltate, ma il terzo è stato “salvato” dal PD !

Nel corso di una trasmissione radiofonica, «Bene bene male male», andata in onda sull’emittente toscana Controradio lo scorso 19 febbraio , uno storico e professore dell’università di Siena, tale Giovanni Gozzini, ha insultato pesantemente la deputata e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Il Gozzini, commentando l’intervento alla Camera dell’esponente di destra durante la discussione sulla fiducia

Nel corso di una trasmissione radiofonica, «Bene bene male male», andata in onda sull’emittente toscana Controradio lo scorso 19 febbraio , uno storico e professore dell’università di Siena, tale Giovanni Gozzini, ha insultato pesantemente la deputata e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Il Gozzini, commentando l’intervento alla Camera dell’esponente di destra durante la discussione sulla fiducia al governo Draghi, ha definito la deputata “ignorante”, e “pesciaiola” ha usato nei suoi confronti epiteti sessisti: “una rana dalla bocca larga”, “vacca” e “scrofa”.

Non è stato da meno tale Giorgio Van Staten, scrittore, già presidente dell’Istituto Gramsci toscano e componente del consiglio di amministrazione della Rai, oggi alla guida della Fondazione Alinari per la fotografia, che ha consigliato ripetutamente al suo amico di usare il termine “peracottara”.

Il triste teatrino è stato completato dal giornalista Raffaele Palumbo, che pure apprezziamo quando interviene nelle emittenti toscane a commentare le imprese sportive della sua squadra del cuore.

Un momento della trasmissione radiofonica

Il Palumbo, invece di prendere decisamente le distanze da queste parole gravissime e lesive dell’onorabilità di una donna e i sorrisini dei due anziani ospiti, magari interrompendo la trasmissione, ha proseguito ad ascoltare le dichiarazioni inqualificabili del professore, chiedendo solo rispetto per i pesciaioli e gli ortolani e non per una donna gravemente offesa e derisa.

Crediamo sia irrinunciabile l’intervento deciso della Ministra dell’Università, del Magnifico Rettore dell’Università di Siena e dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana. Inoltre, di chi ha nominato il Van Straten alla guida dell’Istituto Alinari.

Ministro e Rettore hanno già detto che provvederanno. L’emittente Controradio ha dichiarato di aver preso le distanze durante la trasmissione, ma per quanto abbiamo visto non ci risulta.

Fortunatamente sono intervenuti pubblicamente i deputati Giovanni Donzelli, Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini, l’esponente del PD toscano Simona Bonafè, tutti in difesa della Meloni.

In un articolo di qualche giorno addietro, scrivevamo di attendere con ansia i provvedimenti presi dal Ministro e dal Rettore e dall’Ordine dei Giornalisti della Toscana. Non siamo rimasti completamente delusi.

Infatti, il Rettore dell’Università di Siena ha sospeso dalle lezioni ( e dallo stipendio) per tre mesi il professor Giovanni Gozzini. Qualcuno ha consigliato al canuto insegnante di andare in pensione. Il giornalista Raffaele Palumbo si è dimesso da direttore della Radio. Ma attendiamo i provvedimenti dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana, in quanto il Palumbo doveva SUBITO prendere le distanze dalle dichiarazioni offensive e magari sospendere la trasmissione radiofonica.

Fuori due. Ma il terzo? Quel Van Straten che consigliava al suo amico di usare la parola “peracottara” nei confronti della Meloni? La Fondazione Alinari per la fotografia, prestigioso organismo culturale fiorentino e nazionale, ha preso provvedimenti verso questo signore? Chi lo ha nominato (la Regione Toscana) non gli ha consigliato di dimettersi? Perché questo scrittore deve rimanere al suo posto?

Un ordine del giorno, presentato in Consiglio Regionale il 24 febbraio da Fratelli d’Italia e sottoscritto anche da Forza Italia, Lega e Movimento 5 stelle, è stato bocciato con il voto del PD e di vari cespugli di sinistra

Il capogruppo di Forza Italia, Marco Stella, che ha firmato la proposta di risoluzione del Gruppo Fratelli d’Italia, ha avuto parole durissime.

“E’ un vero peccato che il Pd non concordi con le finalità della nostra risoluzione – ha osservato Stella – la Fondazione Alinari per la Fotografia è un organismo fondato dalla Regione Toscana nel 2020 per gestire, conservare e valorizzare il patrimonio fotografico della famiglia Alinari, acquisito dalla stessa Regione Toscana. E’ inaccettabile che un rappresentante regionale della Fondazione partecipi ad una trasmissione nel quale vengono rivolti all’indirizzo di una parlamentare della Repubblica Italiana, ma ancor prima ad una donna e ad una mamma, espressioni ributtanti e inqualificabili. Senza parlare del professor Gozzini, che condanniamo nel modo più totale.

I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia

Il Pd deve condannare in modo inequivocabile questi atteggiamenti, che non devono trovare cittadinanza nel nostro Paese e nella nostra regione – ha puntualizzato il capogruppo di Forza Italia – per questo chiediamo provvedimenti nei confronti di Van Straten, che invece di prendere le distanze da quanto veniva detto in radio all’indirizzo della Meloni, suggeriva agli interlocutori ulteriori epiteti.

Stupisce che a sinistra le offese e le battute a sfondo sessista sembrano avere diverso valore a seconda della persona a cui vengono rivolti. Basta con questi intellettuali da fumetto pagati con i soldi pubblici, che pensano di avere la verità in tasca”.

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