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INCENERITORE A TARQUINIA: “TRAPPOLONE” O CONFLITTO D’INTERESSI?

INCENERITORE A TARQUINIA: “TRAPPOLONE” O CONFLITTO D’INTERESSI?

Ennesimo “trappolone” o incredibile coincidenza? È la domanda che sorge spontanea leggendo la notizia, riportata alcuni giorni fa dal “Fatto Quotidiano”: https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/08/rifiuti-roma-la-societa-lombarda-partecipata-da-salvini-vuole-un-inceneritore-a-tarquinia-arrampicata-sportiva-sul-camino/5373551/ Secondo l’importante organo di stampa, il premier della Lega Matteo Salvini sarebbe socio minoritario della società A2A, quella per capirci che vorrebbe costruire un inceneritore nell’area industriale di Tarquinia. Notizia già apparsa nel

Ennesimo “trappolone” o incredibile coincidenza? È la domanda che sorge spontanea leggendo la notizia, riportata alcuni giorni fa dal “Fatto Quotidiano”:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/08/rifiuti-roma-la-societa-lombarda-partecipata-da-salvini-vuole-un-inceneritore-a-tarquinia-arrampicata-sportiva-sul-camino/5373551/
Secondo l’importante organo di stampa, il premier della Lega Matteo Salvini sarebbe socio minoritario della società A2A, quella per capirci che vorrebbe costruire un inceneritore nell’area industriale di Tarquinia.
Notizia già apparsa nel 2018 sulle pagine del quotidiano vicino al Movimento 5 Stelle e sembra mai smentita dal “capitano” leghista, ma che oggi torna di estrema attualità. Una quota decisamente minoritaria quella posseduta da Salvini in quella società, ma che da alcuni anni mette in imbarazzo il leader del Carroccio, da sempre notoriamente favorevole agli inceneritori.

L’inceneritore di rifiuti che vorrebbero costruire a Tarquinia

Questa notizia, riesumata l’altro giorno sempre sulle colonne del “Fatto Quotidiano” dal giornalista Vincenzo Bisbiglia, assume un contorno nuovo alla luce del progetto presentato dalla suddetta società per costruire un inceneritore nel territorio di Tarquinia, in località Pian d’Organo-Pian dei Cipressi, nella zona industriale a due passi da Civitavecchia.

Entrambi i Comuni, quello di Tarquinia e quello di Civitavecchia, da pochi mesi in mano a Sindaci e maggioranze del Carroccio.
I due sindaci neo-leghisti, quello di Tarquinia Giulivi e quello di Civitavecchia Tedesco, si sono subito attivati e hanno convocato i rispettivi consigli comunali deliberando un secco NO allo scellerato progetto e si preparano, si spera, a dare battaglia nella fase tecnica della procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale.
Restano tante domande in attesa di risposte: Chi ha indicato alla società proponente il sito industriale di Tarquinia? C’è arrivata per caso o qualcuno la ha contattata? Il progetto è stato presentato “tanto per” o ci sono ancora possibilità che venga approvato? Cosa farà Zingaretti, presidente del Lazio che ha in approvazione il nuovo piano regionale dei rifiuti dove non è previsto nessun nuovo inceneritore? Si tratta dell’ennesimo “trappolone” (dopo quello tentato con il presunto scandalo della compravendita di petrolio russo) orchestrato ai danni di Salvini, che nei sondaggi è in netto vantaggio sui suoi avversari?
Attendiamo fiduciosi…

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