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Il Sindaco Giulivi dovrà demolire dei manufatti abusivi

Il Sindaco Giulivi dovrà demolire dei manufatti abusivi

È stata pubblicata oggi, 25 novembre 2020, all’albo pretorio del Comune di Tarquinia, l’ordinanza numero 164, firmata dal responsabile del settore, Architetto Patricia Ciurluini. Si tratta di una “Ordinanza di demolizione e riduzione in pristino dello stato dei luoghi per abusi edilizi su immobili censiti in Tarquinia S.P. Porto Clementino snc.”. In pratica si ingiunge

È stata pubblicata oggi, 25 novembre 2020, all’albo pretorio del Comune di Tarquinia, l’ordinanza numero 164, firmata dal responsabile del settore, Architetto Patricia Ciurluini.

Si tratta di una “Ordinanza di demolizione e riduzione in pristino dello stato dei luoghi per abusi edilizi su immobili censiti in Tarquinia S.P. Porto Clementino snc.”.

In pratica si ingiunge al Sindaco Giulivi, nella sua qualità di amministratore unico di una società, di abbattere delle strutture definite abusive.

Tutto nasce da un sopralluogo effettuato dai Carabinieri Forestali, che il 6 ottobre scorso hanno effettuato un controllo presso il complesso sito in località “Il Giglio” a Tarquinia. Gli immobili presenti sono risultati di proprietà di una Società a responsabilità limitata, di cui sarebbe amministratore unico Alessandro Giulivi.

I carabinieri hanno “constatato che su parte degli immobili del complesso – si legge nell’ordinanza – sono risultati manufatti/opere privi di titolo abilitativo o in difformità dai titoli edilizi agli atti dell’archivio dell’Ufficio Edilizia del Comune.”

I carabinieri forestali hanno accertato che alcuni manufatti non sono “ricompresi nel relativo titolo edilizio o in altri titoli agli atti”.

Inoltre, “le opere insistono su un’area destinata nella zonizzazione del Piano Regolatore Generale vigente a zona agricola “E-attività Agricole”, individuata come sottozona “E2 zone per attività agricole”.

Infine, nel documento si ordina “senza pregiudizio delle sanzioni penali” alla proprietà rappresentata dalla Società, la “riduzione in pristino dei luoghi, mediante la demolizione e gli interventi di ripristino degli abusi descritti in premessa, e di tutte le altre opere eventualmente nel frattempo abusivamente realizzate, entro 90 (novanta) giorni dalla notifica del presente provvedimento.”

Se entro 90 giorni non sarà effettuato quanto ordinato, il bene e l’area di sedime saranno acquisiti gratuitamente al patrimonio del Comune.

Gli agenti del Corpo di Polizia Locale sono incaricati ad effettuare la necessaria sorveglianza e far osservare il rispetto degli obblighi della presente ordinanza.”

Ovviamente, avverso al provvedimento si potrà ricorrere al TAR o al Presidente della Repubblica.

Copia dell’ordinanza firmata dall’architetto Patricia Ciurluini, è stata inviata alla Procura della Repubblica di Civitavecchia, alla Regione Lazio, al Genio Civile di Viterbo, alla stazione di Tarquinia dei carabinieri Forestali e al Comando della Polizia Locale.

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