Riceviamo e pubblichiamo la nota del Movimento Civico per Tarquinia che attacca duramente gli attuali amministratori dell’Università Agraria, ne chiede le dimissioni e si appella a Regione Lazio e Prefetto. Il Movimento civico per Tarquinia continua a chiedersi come mai, dopo i reiterati articoli inviati alla stampa sull’incapacità amministrativa della coalizione di centrodestra che attualmente
Riceviamo e pubblichiamo la nota del Movimento Civico per Tarquinia che attacca duramente gli attuali amministratori dell’Università Agraria, ne chiede le dimissioni e si appella a Regione Lazio e Prefetto.
Il Movimento civico per Tarquinia continua a chiedersi come mai, dopo i reiterati articoli inviati alla stampa sull’incapacità amministrativa della coalizione di centrodestra che attualmente guida l’università agraria di Tarquinia, si continui a fare orecchie da mercante anche da parte della regione Lazio, organo di garanzia e controllo della stessa.
Sottolineiamo che, in alcuni casi specifici (parcheggio nella pineta in località Spinicci), si è agito anche con l’ausilio dell’amministrazione Giulivi, alla quale abbiamo ufficialmente chiesto il resoconto.
Per ritornare al tema del controllo dell’ente, in data 20 novembre 2019 abbiamo inviato una raccomandata a/r alla regione Lazio nella quale ponevamo un’interrogazione in merito alla drammatica situazione finanziaria in cui versa l’ente e inoltre la mancanza di approvazione dei bilanci dal 2017 a oggi.
La missiva, indirizzata al presidente Nicola Zingaretti e all’assessore degli Enti locali Maurizio Palozzi e regolarmente ricevuta, a tutt’oggi non ha avuto alcuna risposta.
Abbiamo un dubbio sull’argomento. Come mai anche gli organi di controllo risultano così latitanti in merito ad una situazione totalmente gravosa economicamente per l’intera cittadinanza?
Stiamo attraversando un periodo nel quale tentare di avvicinare le persone alla politica rappresenta un’impresa ardua e questi atteggiamenti di certo non aiutano. Nel rapportarci con le realtà amministrative ci accorgiamo di quanto l’oggettività sia lontana dal buon senso. Il buon senso del padre di famiglia, che dovrebbe essere insito in amministratori capaci e competenti, per far sì che si possano trovare idonee soluzioni politico/amministrative atte a risolvere le problematiche in cui l’università agraria di Tarquinia oggi si trova.
L’agraria non ha bisogno di comparsate e selfie per stilare book fotografici, ma di amministratori responsabili e impegnati per il bene dell’ente.
Come Movimento civico per Tarquinia, sentiamo l’obbligo morale di informare i cittadini di Tarquinia e, attraverso ciò, di tutelarne i loro diritti. Chiediamo di intervenire al più presto affiché tale condizione non diventi del tutto irrecuperabile.
Movimento civico per Tarquinia
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