Si prepara una brutta estate per gli stabilimenti balneari. Infatti, complice il forte vento che da ieri sta funestando il nostro litorale, le onde del mare hanno invaso la spiaggia e inondato le strutture balneari. Non si conosce ancora l’entità dei danni agli edifici, ma siamo certi che l’acqua marina non farà certo del bene
Si prepara una brutta estate per gli stabilimenti balneari. Infatti, complice il forte vento che da ieri sta funestando il nostro litorale, le onde del mare hanno invaso la spiaggia e inondato le strutture balneari.
Non si conosce ancora l’entità dei danni agli edifici, ma siamo certi che l’acqua marina non farà certo del bene al nostro Lido.
Una domanda sorge spontanea: quanto ha pesato la mancata realizzazione del “muro” di sabbia che ogni inverno i gestori degli stabilimenti erigevano a difesa dell’arenile e delle strutture ricettive? Perché quest’anno non è stato realizzato?
Certo, la situazione non è rosea. C’è molta preoccupazione tra gli operatori balneari.
Abbiamo ancora impresse nella mente le immagini, di tanti anni fa, di come era ridotta ai minimi termini la nostra spiaggia. L’arenile era poca cosa, gli stabilimenti potevano piantare due-tre file di ombrelloni. Poi, fortunatamente, intervenne la Regione Lazio con una maestosa opera di ripascimento. Tonnellate di sabbia, prelevati al largo da alcune chiatte, davanti alla costa maremmana, furono trasportati con dei tubi sul litorale tarquiniese.
I mezzi meccanici sparsero la sabbia lungo la costa, dove erano stati realizzati dei “pannelli” di massi che partivano dalla costa e andavano nel mare, e che sono ancora ben visibili.
La spiaggia di Tarquinia Lido “risorse” a nuova vita.
A governare la Regione Lazio c’era il centrodestra, Presidente Francesco Storace.
Oggi c’è Zingaretti, del PD.
Sarà il caso di mobilitarlo? Sarà in grado di ripetere il “miracolo” del suo illustre predecessore?
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