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Il Governo guarda ai migranti e dimentica gli italiani

Il Governo guarda ai migranti e dimentica gli italiani

Che il settore della cultura e dello spettacolo sia subendo un vero e proprio tracollo non siamo solo noi a dirlo. Ma che le risorse economiche di questa Nazione siano spese in maniera inadeguata è evidente leggendo la notizia del finanziamento di un progetto chiamato “MigrArti”. Si tratta, in parole povere, di ben 385mila euro,

Che il settore della cultura e dello spettacolo sia subendo un vero e proprio tracollo non siamo solo noi a dirlo. Ma che le risorse economiche di questa Nazione siano spese in maniera inadeguata è evidente leggendo la notizia del finanziamento di un progetto chiamato “MigrArti”.

Si tratta, in parole povere, di ben 385mila euro, finanziati da una società controllata interamente dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Ales SpA, per “contribuire alla valorizzazione e alla diffusione delle culture di provenienza delle comunità di immigrati stabilmente residenti in Italia”.

Il Ministro Franceschini

Nessuno vieta a queste persone di avere e coltivare la propria cultura, credo, e religione, ma che lo debbano fare con i soldi nostri, in un momento in cui l’Italia vive un momento di grande crisi, ci sembra decisamente inopportuno.

La firma del decreto che finanzia questo progetto è del ministro Franceschini, il quale durante il governo Conte, nell’ottobre 2020, ha deciso di sostenere “MigrArti” .
Accese sono le proteste, specialmente da parte del sottosegretario leghista Borgonzoni. Ci auguriamo, ma dubitiamo, che servano a qualcosa. Ormai la sinistra M5S-PD ha deciso di sposare la causa di tutti quelli che arrivano in Italia e vi albergano, con la speranza di prendere i voti di questa gente una volta ottenuta la cittadinanza.

Infatti, negli ambienti della sinistra più estrema, da anni si lavora per questo: cittadinanze facili, case popolari per tutti, redditi di cittadinanza o di emergenza che finiscono nelle tasche degli stranieri e nei conti correnti bancari in patria.

Qualche giorno fa è stato presentato il dossier “Verso un nuovo sistema di accoglienza delle persone migranti. L’analisi e le proposte del Cnca”. In pratica, il coordinamento nazionale comunità di accoglienza, cioè le strutture che incassano soldi pubblici per alloggiare i migranti, nel lodare il nuovo Sistema unico di accoglienza e integrazione delle persone migranti, che allinea i Cas e i Siproimi, chiedono che sia “integrato in modo strutturale nel sistema di welfare nazionale e locale”.

Inoltre, secondo questi signori “è opportuno che vi sia un organismo istituzionale a cui il sistema di accoglienza faccia capo, evitando così l’attuale spezzettamento delle competenze. Questo organismo dovrebbe essere all’interno del ministero del Lavoro e delle politiche sociali”. Insomma, più soldi per tutti gli stranieri e per chi li alloggia e sfama nelle strutture apposite. E gli italiani?

Altro progetto partito si chiama “Obiettivo Cittadinanza”. Si tratta di una campagna che fornirà informazioni utili e aggiornate ai giovani di origine straniera, nati o cresciuti in Italia, per acquisire la cittadinanza italiana. In pratica si racconteranno le storie di tanti “Italiani di fatto” che da anni provano ad ottenere lo status di cittadini. Ma che non la possono ottenere perché NON hanno i requisiti richiesti. E allora, quale migliore metodo, se non raccontando storie strappalacrime e “di chi ce l’ha fatta” per spingere ancora l’acceleratore dello “jus soli” e compagnia cantando?

L’altro giorno abbiamo raccontato la storia di una nostra concittadina che sta morendo senza che le sia garantita un’adeguata assistenza. La coperta è troppo corta, i soldi si usano per stranieri e progetti lucrosi per le solite cooperative rosse e bianche, e per gli italiani non rimane nulla…

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