Fare Verde invita il Ministro dell’Ambiente Costa e il Presidente della Regione Lazio Zingaretti, al funerale della Riserva Naturale “Saline di Tarquinia”. Si tratta di una provocazione-appello con la quale l’associazione ambientalista chiede, per l’ennesima volta, l’intervento delle autorità preposte alla tutela della spiaggia e dell’Oasi naturalistica. “Invitiamo il Ministro dell’Ambiente e il Presidente della
Fare Verde invita il Ministro dell’Ambiente Costa e il Presidente della Regione Lazio Zingaretti, al funerale della Riserva Naturale “Saline di Tarquinia”.
Si tratta di una provocazione-appello con la quale l’associazione ambientalista chiede, per l’ennesima volta, l’intervento delle autorità preposte alla tutela della spiaggia e dell’Oasi naturalistica.
“Invitiamo il Ministro dell’Ambiente e il Presidente della Regione Lazio ai funerali della Riserva Naturale Saline di Tarquinia”. Inizia così il comunicato stampa di Fare Verde Tarquinia, poiché l’acqua del mare è ormai entrata all’interno dell’oasi naturale, istituita nel lontano 1980 e fiore all’occhiello del litorale laziale.
“Da troppi anni segnaliamo la gravissima situazione dovuta all’erosione marina – dichiara il presidente regionale di Fare Verde, Silvano Olmi – alle nostre sollecitazioni, denunce, lettere e comunicati stampa, abbiamo ricevuto solo promesse e annunci che non si sono concretizzati in atti di salvaguardia dell’oasi naturalistica.
Le forti mareggiate di questi giorni hanno definitivamente compromesso la situazione – prosegue Olmi – mentre in passato il personale del Corpo Forestale, oggi Carabinieri Forestali, provvedeva a ripristinare la recinzione abbattuta dalle onde marine, ora non c’è più nemmeno lo spazio materiale per fare questo.
Il nostro annuncio del funerale dell’Oasi delle Saline di Tarquinia – conclude Olmi – vuole essere una provocazione, l’ultimo grido di aiuto a una classe politica sorda e buona solo a fare annunci.
Chiediamo al Ministro Costa e al Presidente Zingaretti, con forza, un urgentissimo intervento risolutivo del problema erosione. L’oasi naturalistica delle Saline non può più attendere.”
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