L’amministrazione comunale, con un incarico professionale del costo di oltre seimila euro, ha realizzato un piano per la chiusura del centro storico. Un provvedimento nato con delle buonissime intenzioni, cioè quello di consentire ai ristoratori di posizionare all’esterno del proprio locale dei tavoli aggiuntivi. Tutto questo per mantenere le dovute distanze tra gli avventori imposte dall’emergenza corona virus.

Un provvedimento dicevamo, nato con i migliori auspici, ma che sta sollevando proteste in ogni dove. Protestano i ristoratori del cibo “a portar via”, poiché chi viene da fuori centro storico non può entrare dentro le mura cittadine con la propria autovettura e quindi si serve di altri esercizi commerciali, penalizzando quelli del centro città.

Protestano i residenti in alcune vie, poichè non possono raggiungere il proprio domicilio con l’automobile o il garage per parcheggiare l’autovettura.

Protestano i residenti in altre strade che si vedono posizionare sotto le finestre di casa i tavolini, gli ombrelloni e le sedie.

L’altro giorno siamo andati a vedere alcune vie. Come potete vedere nelle fotografie i locali che vi si affacciano erano chiusi e nonostante ciò i divieti di sosta e le transenne erano ugualmente posizionate. Le strade erano deserte, vuote, senza tavolini ma anche senza autovetture. Una beffa.