Il sindaco giulivi non smette mai di stupire. Dopo essere uscito dalla Lega di Salvini, assieme a tutta la sua maggioranza (a proposito, domenica chi riceverà Matteo quando giungerà a Tarquinia?), il primo cittadino ha nominato assessore il nostro concittadino Maurizio Cerasa. La nomina è stata fatta con decreto sindacale n.66 del 9 luglio 2021,
Il sindaco giulivi non smette mai di stupire. Dopo essere uscito dalla Lega di Salvini, assieme a tutta la sua maggioranza (a proposito, domenica chi riceverà Matteo quando giungerà a Tarquinia?), il primo cittadino ha nominato assessore il nostro concittadino Maurizio Cerasa.
La nomina è stata fatta con decreto sindacale n.66 del 9 luglio 2021, e gli sono state conferite le deleghe alla gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune e dei Beni demaniali– Federalismo demaniale Culturale e demanio marittimo.
Un impegno importante per il neo eletto assessore che vanta una remota partecipazione nell’assise comunale, quando venne eletto, negli anni ’90 se non andiamo errati, con una lista civica e si dette molto da fare, con lo slancio che lo contraddistingue.
Più recentemente, è stata la figlia Marica a sedere nei banchi della maggioranza, assieme al Sindaco Pietro Mencarini. Un’esperienza breve la sua, visto che dopo un anno e mezzo il bravo Mencarini è stato costretto a dare le dimissioni per i noti problemi di salute.
Intanto, al neo eletto assessore Cerasa, giungono i saluti di due consiglieri comunali di opposizione, Alberto Riglietti e Manuel Catini, i quali mentre gli augurano buon lavoro non possono esimersi di rilevare come, ancora una volta, giulivi abbia nominato un assessore “esterno”, cioè non scelto tra i consiglieri comunali eletti.
“Formuliamo al neo assessore gli auguri di buon lavoro – dichiarano i due esponenti – ma politicamente riteniamo che questa scelta sia un vero e proprio affronto a tutti i consiglieri comunali di maggioranza che si ritrovano ancora una volta a sostenere un assessore esterno e per lo più neanche candidato come consigliere alle elezioni del 2019 nelle liste della maggioranza.
Possibile – concludono Riglietti e Catini – che tra i consiglieri comunali non vi era nessuno da premiare e in grado di ricoprire il ruolo di assessore?
E soprattutto diranno qualcosa gli stessi consiglieri di maggioranza, oppure assisteremo al solito silenzio assenso?”
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